Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è come mettere su un foglio bianco un disegno, una immagine creata dalla fantasia,
e mentre faccio scivolare la matita così batto sui tasti scrivendo cosa penso in quel momento cercando di seguire, comunque, un senso logico poi, quando mi rendo conto che sta crescendo qualcosa, che viene fuori una storia forse gradevole, allora inizio a provare delle emozioni che mi spingono a continuare, dove il tempo non esiste più e proseguo imperterrito perché mi sento dentro il romanzo vivendolo intensamente.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Come in altri libri che ho scritto c'è sempre presente un poco della mia vita, delle mie esperienze e situazioni.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Probabilmente sarà banale la mia risposta ma, essendo un vecchio sentimentale, scrivere questa opera mi ha fatto tornare ai tempi della mia gioventù, alla nascita di un amore e ai valori della famiglia.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo del romanzo è nato ancora prima che iniziassi a scrivere quanto la mia mente stava partorendo.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei un libro di Paolo Mieli perché è cultura, è conoscere la nostra storia e perché fanno comprendere quanto poco ne conosciamo.
Ebook o cartaceo?
Premetto che pur essendo abbastanza tecnologico, nonostante i miei 85 anni, per me i libri devo sfogliarli e sentirne il peso materiale nelle mie mani.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ho mai pensato ad una carriera di scrittore; i miei libri, e ne ho scritti molti, sono realizzati per un mio piacere personale, infatti è la prima volta che mi sono rivolto a un editore.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Dopo aver scritto 5 o 6 gialli che ho intitolato la serie: "I gialli friulani" in quanto ambientati nel Friuli, ho voluto constatare se fossi stato in grado di cambiare genere e l'idea è nata pensando ad un protagonista tormentato per un amore perduto, al suo lavoro e ai suoi viaggi.
Non so se questo può considerarsi un aneddoto, comunque durante la stesura del libro mi sono accorto, rileggendo, che stavo scrivendo un periodo della mia vita giovanile.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Beh, credo che sia il sogno di ogni scribacchino, quale sono io. È emozionante perché si vede nascere la propria creatura dopo mesi di lavoro, di correzioni e di ripensamenti.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia compagna, perché è molto critica e obiettiva.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come ho già risposto ad una Vs. domanda, per me il cartaceo è il miglior approccio per la lettura di un libro.
aumenta la dimensione del font
Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41