Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Iseo in provincia di Brescia ma ho vissuto dall'età di un anno fino a qualche anno fa, nella città di Roma, metropoli di altissimo valore artistico e culturale che porto sempre nel cuore.
Mio padre era attore cinematografico, poi regista teatrale e direttore artistico del Teatro Santa Francesca Romana, mia madre un insegnante presso l’istituto superiore aeronautico teologa e con un dottorato in filosofia. I miei genitori sin dalla tenera età hanno creduto e appoggiato la mia devozione nei confronti della musica, l'arte e la cultura in genere. Ho frequentato il liceo artistico a Roma e contestualmente gli studi di pianoforte, poi mi poi mi sono iscritta all'università di musicologia di Cremona completando le licenze di conservatorio a Brescia e successivamente ho conseguito la laurea in canto lirico e specializzata in musicoterapia per i bisogni educativi speciali frequentando anche un master di musicoterapia didattica inclusiva oggetto del percorso che mi ha spinto a pubblicare il mio libro.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Essendo madre di quattro figli adolescenti e conoscendo le dinamiche che spesso si vivono a quest'età consiglierei un libro che faccia loro riflettere sulla vita e sui veri valori che davvero contano ma soprattutto che spiri loro a realizzare i propri sogni e a portare a termine i propri obiettivi facendo leva su quelle che sono le potenzialità di ognuno di noi al fine della propria realizzazione personale, mettendo al primo posto il rapporto con Dio che ci vuole felici e realizzati.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo che la progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell'ebook potrebbe migliorare per alcuni aspetti lo sfruttamento delle risorse ambientali ma al contempo si rischierebbe che la società assuma sempre più la tendenza a vivere in contesti virtuali e poco concreti. Ho ancora nella mia libreria i libri che leggevo da adolescente non li ho mai buttati perché ritengo che profumino di vita e prendendoli ancora in mano toccandone le pagine ruvide e ingiallite rievochino emozioni lontane e del tempo che fu...
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Sin da piccola mi piaceva scrivere poesie inventavo testi per i miei compagni di classe. Credo che la scrittura sia un aspetto intrinseco che prima o poi viene fuori nel cammino della vita
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il libro è frutto di una mia ricerca durante il master di musicoterapia inclusiva presso il conservatorio statale di Brescia. Ho sempre avuto la passione per la musica per il canto e il pianoforte ma questo mi limitava solo a considerare la musica come aspetto prettamente narcisistico e di mera soddisfazione personale. Il fatto di poterla utilizzare per i bisogni educativi speciali ha potuto dare alla musica un aspetto ambivalente non solo goderne del piacere dell'ascolto dei fruitori ma di poterla praticare per fare del bene e come mezzo terapeutico per i bambini e ragazzi con difficoltà
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Dobbiamo utilizzare i doni che Dio ci ha fatto per fare del bene.
E la musica in questo senso interviene proprio a livello preventivo riabilitativo e terapeutico oltre che essere un linguaggio universale e patrimonio culturale dell'umanità
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Scrivere mi è sempre piaciuto e affascinato, i miei temi di scuola erano sempre abbastanza lunghi e come ho già citato avevo la passione per la composizione di piccole poesie (adoravo Gianni Rodari). Faccio ricerca nel campo della musica de della disabilità e questo ha scaturito il desiderio di questa pubblicazione
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non c'è nello specifico un episodio legato la nascita o la scrittura del libro questo è frutto dei miei studi in campo musicoterapico
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No
Il suo autore del passato preferito?
Giulia Gabrieli dal libro " Un gancio in mezzo al cielo"
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Lavorando per diversi anni con bambini ragazzi con disabilità visiva ritengo che l'audiolibro possa essere una grande risorsa per questo tipo di disabilità e anche per coloro che necessitano di una un supporto didattico a livello uditivo come i ragazzi con dislessia. Ritengo però che l'audiolibro debba essere realizzato da professionisti in ambito teatrale che possano fornire al fruitore la piena comprensione dello stesso. Mia figlia e alcune delle sue compagne di classe hanno realizzato un audiolibro per alcuni bambini non vedenti.