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BookSprint Edizioni Blog

04 Apr
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Intervista all'autore - Alessandro Spinetti -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nasco a Roma sulla sponda destra del Tevere a Piazzale Flaminio.
Tutti gli Studi al Collegio S. Giuseppe Istituto De Merode dal 1944 al 1958
In Collegio vengo scelto per provare la pallacanestro e da lì inizia la carriera
di giocatore, allenatore, organizzatore.
Nel 1961 vengo chiamato dall'Ignis Varese, ma debbo rinunciare ed entro alla
BNL da cui esco nel 1998 con il grado di Vice Direttore.
Carriera Sportiva e Carriera Bancaria di pari passo, con qualche rinuncia alla
Nazionale di Pallacanestro e qualche grado in più in Banca.
Nel 1966 sposo Franca Spila, anche Lei Giocatrice, nasce Cristiana (1967) ed Andrea (1974), nel 2014 il Nipotino Samy.
Dal 2004 opero nel Golf quale Segretario della Delegazione Regionale della F.I.G.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Da circa 30 anni scrivo articoli di basket per siti Web ed esprimo opinioni scritti attraverso i social su sport, economia e politica.
Il Libro Canestri di Vita resterà un "unicum", pur avendo la tentazione di scrivere altro e su altri argomenti, ma l'età avanza.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Libri che raccontano il passato, più di quelli che cavalcano il presente.
La cultura è una piramide che si stratifica nel tempo e senza una base antica, non può essere costruita.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È una evoluzione naturale di chi scriveva in romanesco ed aveva 2 in italiano, si è diplomato con un 7 scrivendo dei Promessi Sposi e poi si è trovato e divertito a scrivere e produrre riviste di basket. Canestri di Vita comunque è stato più che ponderato, tanto era la ritrosia a scrivere di me stesso.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il desiderio è di interessarlo ad una storia unica di 2 ragazzi che, nati nello stesso anno, cresciuti con le stesse persone ed esperienze, appassionati dei 2 canestri, si sono uniti a 20 per proseguire insieme il cammino della vita.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da qualche anno scrivevo lettere, articoli ed opinioni, ma il Libro è stato frutto di una "scintilla" provocata da altri libri ed infine scoccata quando ho pensato di scrivere la storia mia e di mia moglie.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non in particolare.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai. Il contrario, lo continuamente arricchito di altri capitoli e per ultimo quello che riguarda la proclamazione a Patrona dei cestisti della Madonna del Ponte di Porretta Terme. (luglio 2022)
 
Il suo autore del passato preferito?
Alessandro Manzoni
Alessandro Dumas
Giulio Verne
 
Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Più che una emozione, sento la gratificazione di potermi esprimere e di dare un mio contributo alla conoscenza, al confronto, al dibattito.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho preferenze e debbo dire che leggo pochi libri e quasi sempre di sport.
 
Perché è nata la sua opera?
Canestri di Vita è nato per un "scintilla" scoccata nella mente, dopo essere stato più volte sollecitato a scrivere la mi storia.
Mai avrei scritto un'autobiografia, poi, la scintilla, mi ha fatto venire l'idea di comunicare in un libro la storia mia e di mia moglie che evidenzia come i 2 Ragazzi erano destinati ad incontrarsi e proseguire la loro vita insieme.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non in particolare. Si, ho fatto molto esercizio quando ero in Banca, poi nell'Organizzare dei Tornei Internazionali ho prodotto e scritto diverse riviste ed infine la scintilla di cui ho accennato.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso è solo Testimonianza pura di vita vissuta, la fantasia rimane sulla porta, anche se qualche passaggio viene arricchito da piccole infiorate.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto!
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho avuto l'esempio di un libro scritto da un ex Compagno di squadra che ha realizzato una enciclopedia fotografia della sua vita e mi ha anche stimolato a scriverne uno. Poi l'apporto di un grande Giornalista sportivo che ha avuto la pazienza di leggere i capitoli appena scritti e di esprimere un suo giudizio.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio Figlio Andrea e ad un Religioso del Collegio in cui avevo studiato, Lui veramente scrittore di livello ed anche autore di un bel libro sulla Squadra di Basket in cui sono nato ed ho militato. Si, il suo Libro è stata forse inconsciamente la scintilla scoccata qualche anno dopo.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero che il futuro possa camminare sulle 2 gambe: cartaceo ed e-book.
Tenere in mano un libro e sfogliarlo a piacimento è una sensazione unica ed irrinunciabile da chi ama la lettura.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non è ho avuto contatto o provato, ma credo che si un'altra opzione per diffondere le esperienze, le convinzioni e le evoluzioni culturali, senza mandare il passato in soffitta.
Per la Scuola potrebbe essere un buon strumento per ampliare le conoscenze e di una crescita culturale per i nostri giovani.
Invece di cuffie alle orecchie per sentire musica, utilizzare lo strumento per studiare, ascoltare delle storie, conoscere il mondo; in particolare quello passato.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una bella sensazione ed un pizzico di orgogli, soprattutto se le recensioni sono favorevoli.

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