Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi considero una persona felice ed appagata con dei figli stupendi che hanno seguito le mie orme e i miei insegnamenti e di questo sono fiero per il loro amore e rispetto, orgogliosi per me e per la mia vita che ben conoscono.
Sono sempre felice e di buon umore, porto con me ovunque il mio ottimismo e la mia simpatia. Mi è sempre piaciuto parlare e anche insegnare. Sicuramente sono stato un buon amico serio e altruista per i tanti che ho avuto in questa mia lunga storia di vita. Sono stato innamorato fin dai miei 13, 14 anni della lettura, leggevo tutto quello che trovavo. Certamente la lettura ha avuto una fondamentale importanza nella mia vita. Dico sempre a tutti "fortunati coloro che hanno questa passione. "
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Quando vado al lavoro è sempre la mattina, pertanto il momento della scrittura si concentra nel pomeriggio, raramente ho scritto nelle ore serali.
Scrivere mi diverte assai, ma ancora di più sono coinvolto quando penso a quello che scriverò. In quel momento di pensiero rivivo con immenso piacere il ricordare quei momenti della mia vita lontana e rimango stupito di cosa riesco via via ricordare, mi riempie di emozione. In due anni ho ripercorso la mi vita.
Che splendida idea mi è venuta. Mettere su carta quei lunghi ed interessanti anni. È stata una avventura fantastica.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Tantissimi, Ken Follett, Wilbur Smith, Ludlum, Clive Cussesler, McCollough. Jeffery Deaver, Tom Clancy John Grisham, Stephen King, Simon Scarrow
E molti altri...
Perché è nata la sua opera?
Un giorno di venti anni fa, ero in pizzeria con il mio coro e un amico mi ha chiesto, come mai ero finito a fare l'istruttore di scuola guida e così di ricordo in ricordo alla fine mi dice " perché non scrivi un libro, vedo che la tua vita come un’avventura davvero interessante.
Negli anni successivi ogni tanto mi veniva alla memoria di quanto detto in pizzeria, finché due anni fa, seduto nella mia terrazza in completa solitudine che stavo immerso col pensiero della presente tragedia della pandemia, paragonavo a quanto era brutta e catastrofica la situazione attuale in confronto a quella che era stata la mia vita dura, difficile ma sicuramente migliore. Noi eravamo LIBERI.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
In modo superbo e decisivo, come detto, noi eravamo davvero un popolo libero, tormentato dalla fame, dalla fatica, ma avevamo davanti gli occhi una visione, una speranza che con le nostre forze potevamo cambiare in meglio il nostro destino. Vedevamo difronte a noi una autostrada da percorrere.
E adesso? Cosa vedono i nostri nipoti? Quale futuro, quale autostrada lasciamo a loro? Purtroppo gli Italiani di adesso sono molto cambiati e assolutamente in peggio. Non si rendono conto che stanno tradendo la nostra peculiare essenza di essere un popolo libero e rispettato. Dove è finita la nostra Costituzione? Abbiamo in questi due anni permesso che ci calpestassero, senza reagire, senza un minimo di orgoglio, quello che a noi è servito per crescere.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me, soltanto scrivere la realtà. Scrivere questo è come rendere un nobile servizio di informazione e formazione delle menti, altrimenti molto pigre.
Ma adoro tantissimo i libri di grandi avventure, i romanzi storici dato che amo in modo viscerale la nostra maestra di vita, la Storia, con la esse maiuscola.
Ora stranamente questa è stata relegata come inutile e quella poca che viene proposta nelle scuole e assolutamente insufficiente e troppi intrisa di politica.
Secondo me è un grave errore. Conosci la storia, capisci e valuti il presente.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto, dal mio primo vagito a questo momento che sto scrivendo.
Sono certo che potrei fare un altro racconto per completare con tutti i momenti dedicati agli amici, al ballo al canto, da ragazzo cantavo in un complesso beat, poi da grande in un Coro fantastico che mi ha portato a fare concerti in quasi tutta Italia ed in molti paesi europei. Tutti i miei viaggi negli USA. Quanto ancora potrei scrivere. A
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
A parte il mio amico della pizzeria, come detto prima, nessuno è stato fondamentale per questo libro.
Di fondamentale può essere stata la necessità di dire e lasciare scritto quanto importante nella mia vita si è rivelata ad essere da scuola ed esempio per i loro figli, i miei due adorabili nipotini, conoscere come era il nostro Paese, amarlo e rispettarlo, mi piace pensare che forse da grandi lo leggeranno e qualche consiglio potrà essere a loro di aiuto.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Le prime 80 pagine le ha lette una mia amica che canta nel Coro che frequento lei è insegnante. Mi ha detto che devo portare a termine questo lavoro anche perché aveva il rimpianto del padre morto prematuramente e che aveva sempre in mente di mandare in stampa i suoi scritti, purtroppo non lo ha fatto.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Certamente anche l'ebook avrà una diffusione, la gente moderna è come un gregge, va dove tutti vanno, non vi sembra logico? Questa era attuale ha di brutto proprio questa propensione a fare esattamente quello che fa la massa, seguono tutti il Pifferaio Magico che gli sta portando per il medesimo traguardo.
Ah come sono felice di vedere qualcuno che nel gregge non è mai entrato.
Quelli che entrano padroni di farlo, non voglio giudicarli, altrimenti sarei troppo severo. Qui finisco con una grande risata tonificate.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Potrà avere uno sviluppo, come sopra, molti possono apprezzare la comodità di non sforzarsi nella lettura, per comodità e per lo spazio che non occupano.
Due cose, la prima , sarà molto utile per chi e fondamentale pigro.
In seconda battuta, direi che un libro raccontato da voci splendide, adatte e giuste , potranno creare una piacevole atmosfera, anche drammatica ove necessario, quindi tutto dipende da chi leggerà e come il testo.