Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Buongiorno mi chiamo Enrico Orgitano, sono nato a Roma più precisamente a Torpignattara, una delle tante periferie capitoline, in quel vecchio borgo tra gli imponenti acquedotti Romani sono cresciuto insieme alla mia famiglia.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente L'alchimista di Paulo Coelho, una lettura poco impegnativa ma allo stesso tempo molto gradevole.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Mi dispiace molto, io nutro un fascino particolare per il genere classico.
L'odore della carta stampata, la sua consistenza, il perdermi tra le righe di un testo con l'immaginazione è quello che cerco.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un po' tutte e due le cose, è iniziato come le più belle storie d'amore con il classico colpo di fulmine per poi diventare un rapporto stabile e maturo.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La voglia prepotente di non dimenticare, di non lasciare morire definitivamente il passato.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nessuno in particolare, vorrei semplicemente che riuscisse a capire quanto è stato anormale vivere in quel contesto.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Credo proprio di sì anche se non ricordo i miei sogni da bambino, per un motivo o per un altro dovevo sempre metterli da parte per fare posto alla realtà.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si certo, è legato alla nascita del gruppo teatrale e alla conoscenza dei ragazzi che ne fanno parte, sono così diversi da come eravamo noi e soprattutto non smettono mai di sognare. L'episodio lo tengo per me.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si, soprattutto mi sono chiesto per un’infinità di volte se stessi facendo la cosa giusta.
La risposta la trovavo tra le righe che si componevano sotto le mie mani.
Il suo autore del passato preferito?
Gabriel Garcia Marquez
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una cosa utile per alcuni interessante per altri ed inutile per la maggior parte delle persone.