Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è comunicare le mie emozioni che, nella vita reale non trasmetto a nessuno, sono racchiuse in una parte
del mio cuore ma, quando mi metto davanti ad una tastiera, si esprimono liberamente.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro c'è tanto della mia vita reale. Più che gli avvenimenti ho raccontato molto delle emozioni provate
nel corso della mia vita, la perdita improvvisa di una persona cara e tutto lo smarrimento che ti porta dentro. I dubbi
e le insicurezze da ragazzina, l'amore per la mia famiglia.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo è il mio primo libro e riuscire a scriverlo per me è stata una vittoria contro il destino. Ho sempre amato
scrivere, fin da bambina, sognavo di diventare una scrittrice ma la vita ha preso un'altra svolta, mi sono dedicata
totalmente alle cure della mia famiglia e oggi credo sia arrivato il momento di mettermi in gioco.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
No, il titolo è venuto fuori ancor prima di iniziare a scrivere l'opera, è stata una cosa molto spontanea
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Di scrittori interessanti ce ne sono tanti ma il mio pensiero è andato subito a
Nicholas Sparks, i suoi libri trasmettono delle emozioni profonde.
Ebook o cartaceo?
Cartaceo sempre ma capisco che la nuova generazione preferisca ebook, ma se questo riesce ad avvicinare i ragazzi alla lettura, ben venga.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Era il mio sogno nel cassetto fin da bambina, alle scuole elementari nel mio tempo libero scrivevo poesie o piccoli temi. La vita mi ha portata da tutt'altra parte ma non ho mai abbandonato la speranza di poter scrivere un giorno anche io qualcosa e ho voluto provarci.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce dal bisogno di esternare un mio dolore che non riuscivo ad accettare ed elaborare nel modo giusto. Scrivendo le mie emozioni, condividendo, in un certo modo con la tastiera, tutto quel macigno che avevo dentro, ho ritrovato la mia serenità.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande emozione, non credevo di esserne capace, spero solo che chi lo leggerà, riesca a provare le sensazioni che volevo trasmettere.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia sorella maggiore, le ho chiesto un parere perché lei riesce a capire i sentimenti profondi e come me odia la superficialità.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
è una cosa bellissima, dare la possibilità a tutti di leggere un libro, anche solo ascoltandolo.