Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in un piccolo paese in provincia di Torino ai piedi delle Alpi.
Grazie alla bellezza di quei luoghi ho avuto la fortuna di crescere a stretto contatto con la natura, la sua semplicità, i suoi profumi, i suoi colori.
I boschi, i torrenti di montagna, la neve delle fredde giornate invernali e il rifiorire impetuoso della natura all'arrivo della primavera.
Tutto questo a poca distanza da una città meravigliosa ricca di storia e magia quale è Torino. Un fantastico equilibrio tra la frenesia della città e la quiete della natura.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei qualche bellissima saga fantasy, una spinta che apre gli orizzonti della mente e un ottimo stimolo per l'estro.
Nello specifico consiglierei di leggere qualcosa di Tolkien, tipo Lo Hobbit o Il Signore degli Anelli.
Credo che Tolkien sia stato un uomo geniale.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Premetto che amo la carta, amo il contatto con essa. Per me lo sfogliare un libro non è solo leggere ma è anche un entrare in contatto più profondo e personale con la materia stessa, mi trasmette calore.
Allo stesso tempo penso sia giusto aprirsi al nuovo, quindi la scelta tra carta o eBook è solo un sentore strettamente personale.
Nella sostanza l'importante è continuare a stimolare la voglia di leggere perché in ogni viaggio che percorriamo sfogliando le pagine di un libro, siano esse cartacee o attraverso uno schermo, alla fine sarà sempre un viaggio che accrescerà la ricchezza di ognuno di noi.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Né l'uno né l'altro, la scrittura per me è stata un'esigenza. Ho sempre amato leggere ma mai mi sarei immaginata di trovarmi un giorno ad essere io a scrivere e soprattutto a sentire il desiderio di condividere. Ho iniziato parecchi anni fa a tenere dei diari i quali mi hanno aiutato a prendere contatto ed elaborare emozioni che non riuscivo ad esternare diversamente.
Credo che scrivere sia una meravigliosa esperienza per entrare in contatto con le parti più profonde di noi e darle voce.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Una spinta interiore. Un giorno, mentre riempivo pagine del mio diario, ho sentito una sorta di vocina che mi sussurrava - "Perché non metti insieme alcuni di questi pensieri, cerchi di darle un senso più o meno logico e li condividi? Sarebbe un bel dono da fare...".
Dopo tanti anni questo libro è il mio dono per una persona che attraverso il suo esempio e le sue parole mi ha insegnato la vita.
Questo libro è il mio dono per lui, lui è stato qui in un tempo e attraverso questo libro in tutti i tempi.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di non smettere mai di porsi domande anche quando risposte non ce ne sono, di non smettere mai di esplorare le nostre interiorità perché si possono scoprire tesori e talenti meravigliosi, di riscoprire la bellezza dell'umano che siamo, con tutte le sue insicurezze, tutti i suoi limiti, tutte le sue paure, tutte le sue fragilità e le splendide unicità.
Di non smettere di continuare a meravigliarsi, seppur nel dolore e nelle difficoltà, della magnificenza della vita.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso coscienza nel corso della vita. La scrittura è stata una scoperta di una parte di me che non avevo mai nemmeno lontanamente immaginato mi potesse appartenere.
Quando la vita in qualche modo ci butta a terra e ci obbliga ad iniziare a guardarci dentro, esplorando nel nostro interiore più profondo si scoprono quei talenti meravigliosi che ognuno di noi ha, ognuno diverso, ognuno unico, prezioso e straordinario.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sicuramente il luogo dove è nato ed è stato scritto. Il mio "studio" è stato la riva del mare seduta su un tronco d'albero portato lì da qualche mareggiata. Fogli di carta che piano si riempivano di parole con il sottofondo del canto del mare, melodia sempre diversa che apriva il cuore per lasciare fluire il pensiero.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sinceramente non ho mai pensato che tutte quelle riflessioni, tutti quei pensieri, tutte quelle emozioni scritte nella totale solitudine intima con me stessa sarebbero un giorno diventate un libro da condividere.
Il suo autore del passato preferito?
Non ho un autore preferito ma un genere preferito. Amo le storie fantastiche, amo le favole, amo le fiabe...credo che contengano molto di più di quello che appare...credo che nel loro cuore più profondo, imparando a leggere oltre la parola, ci insegnino la magia della vita.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La trovo bellissima.
Come per tutte le cose chi può non dovrebbe abusarne per non impoverire l'abitudine alla lettura della parola scritta. Per il resto una fantastica alternativa per godere della compagnia di un buon viaggio reso reale alla mente attraverso il solo ascolto.