Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Abito in un piccolo paese dell'entro terra teramano di nome Colledara, ho fatto l'informatore medico per diversi anni.
Da circa vent'anni ho una azienda di grafica pubblicitaria e sono in attesa di una meritata pensione. Mi diletto a scrivere poesie da qualche anno.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nell'arco della giornata memorizzi tutto quello la mente percepisce. Non c'è un momento specifico. Durante il fine settimana mi diletto un po' di più.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Gabriel Garcia Marquez
Perché è nata la sua opera?
Circa dieci anni or sono scrissi una poesia su grave episodio successo nel mio paese. Un giorno ho deciso di inviare questa poesia per un concorso. Poesia poi menzionata e apprezzata. Poi ho cominciato a scrivere con un certo piacere.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
In toto. tutte le poesie fanno riferimento alla vita vissuta.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per raccontare la realtà. Forse è una sorta di denuncia. Un grido di dolore.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Abbastanza, quasi in tutte le poesie.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non saprei. Sicuramente influisce, ma credo non sia determinante. Il libro lo devi toccare, devi sentire il profumo della carta.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Idem