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17 Nov
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Intervista all'autore - Gabriele Vecchiarelli -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una cosa bellissima; attraverso la scrittura, infatti, sia a penna che al computer, riesco a tirare fuori e a vedere scritti sui fogli tutti i miei pensieri, idee ed emozioni.
In genere, scrivo a penna i miei pensieri e scrivo al computer le mie storie. Le emozioni che provo mentre scrivo sono varie, prime su tutte la pace e l'amore. Scrivere mi mette in relazione con me stesso, faccio una cosa che amo dal profondo del cuore. Poi ci sono la gioia, il piacere e anche la curiosità, in quanto io do il libero sfogo alla mia fantasia e non essendoci limiti, si può davvero pensare e immaginare di tutto. La scrittura per me è molto più di una passione, è una compagna di vita.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Della mia vita reale in questo libro sono presenti molte cose, a cominciare dal personaggio protagonista. Ci sono parecchi riferimenti a me che ho voluto rappresentarli attraverso il personaggio di Shigeko perché anche io volevo far parte un po' della mia storia.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me ha significato moltissimo perché mi ha dato la possibilità di realizzare il sogno che avevo fin da bambino, ovvero scrivere un romanzo; e poi ho avuto anche la possibilità di mettermi in gioco, confrontarmi con il mondo esterno, è stata un'esperienza molto bella.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata un po' difficile. All'inizio infatti non avevo formulato il titolo attuale, ne avevo ipotizzato uno un po' alternativo e già allora ero combattuto con altre idee. Poi con il passare delle settimane, mentre continuavo a scrivere la storia, è nata in me un'altra idea che alla fine mi è piaciuta di più di quella originale e così ho deciso di usare quest'ultima.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In questa ipotetica situazione mi piacerebbe molto avere un libro di avventura, di qualunque scrittore; mi piace molto questo genere letterario perché descrive la bellezza del pensiero e il coraggio dell'essere umano.
 
Ebook o cartaceo?
Preferirei cartaceo perché, a mio parere, avere tra le mani un libro resta sempre una sensazione molto bella.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho deciso di intraprendere la carriera di scrittore da qualche anno. La passione che nutro per la scrittura non solo mi piace, ma mi aiuta a mettermi in gioco e far conoscere al mondo le mie storie e condividerle con altre persone.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce dal desiderio presente nell'uomo di cercare e trovare nuove vie e nuove strade per tentare di risolvere problemi o trovare nuove soluzioni riguardo alcune situazioni difficili da affrontare o impossibili da risolvere. Un aneddoto legato a questo libro riguarda la scena di un film di fantascienza ambientato nello spazio. Vedere quelle immagini e ascoltare quei dialoghi ha fatto nascere in me da una parte la curiosità di immaginare che cosa ci potrebbe essere in luoghi ancora sconosciuti all'uomo; dall'altra la speranza di trovare in quei luoghi ciò che manca all'umanità per superare qualsiasi tipo di crisi, umanitaria, ecologica e sociale.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione meravigliosa, in particolare poter avere il proprio lavoro tra le mani, in quanto si può, nel vero senso della parola vedere, toccare e sfogliare la propria opera costruita con passione e cura.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Le prime persone che hanno letto il mio libro sono stati i miei genitori e altri miei familiari.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io penso che possa essere una cosa più che buona per l'editoria. L'audiolibro consente di "leggere" un libro anche senza averlo tra le mani. Ritengo quindi che la frontiera dell'audiolibro sia un'opportunità in più per chi scrive libri e per chi desidera leggerli.

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