Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato e vivo in Toscana. Ho scoperto la mia passione per l'astrologia, che definisco un dono, a soli dieci anni, scrivere è per me una necessità come consulente e docente di astrologia per divulgare il mio sapere di trent'anni e le mie ricerche in questo campo.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente vi dedico la mattina o il primo pomeriggio
Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono tre, tutti in campo astrologico: André Barbault, Ciro Discepolo, Lisa Morpurgo.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera nasce come prezioso manuale astrologico sia per chi studia e approfondisce l'astrologia, che per i curiosi e i neofiti che hanno necessità di approcciarsi per la prima volta a un approccio approfondito e non superficiale e generico a questa meravigliosa disciplina.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Oggettivamente non molto. Credo di aver sviluppato molto in autonomia e con tenacia e passione individuale questa conoscenza e formazione.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso nasce assolutamente con la necessità di sondare e sviscerale la realtà che viviamo, anche quella apparentemente invisibile ai sensi di oggi.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Dentro questo libro vi è il cento per cento di me stesso, se lo consideriamo come riflesso della mia attività, della mia professione e dei miei studi. Davvero tanto dunque di me stesso e delle mie esperienze con i miei clienti
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
In primis mia moglie e segretaria Lucia Badii, col suo supporto e appoggio, e poi la mia collaboratrice e collega Claudia Montanari che mi ha sempre stimolato nel modo giusto con una attenta presenza negli orari di stesura libro a non dilungare troppo nel tempo il completamento di questo prezioso trattato
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mia moglie Lucia Badii e la mia collaboratrice Claudia Montanari si sono avvicendate con la bozza, passo passo e quindi sono state anche le prime a leggere il testo concluso.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
È una modalità sempre più diffusa e molto apprezzata, ma continuo a pensare che nulla sostituisca il romanticismo del contatto con la carta e quindi di un libro in carne ed ossa, che a mio avviso non potrà mai essere rimpiazzato del tutto da un e-book. Dei miei autori preferiti ho sempre cercato un libro cartaceo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Lo trovo avvincente, anche se limitato a una certa specifica platea. Mia moglie e mio fratello ne fanno uso quotidiano. Io lo cerco molto meno, non trovandolo affine al mio modo di intendere la lettura.