Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Vivo a Varese, dopo un soggiorno a Roma dove vivevo e studiavo e risiedevo con i miei genitori.
Per matrimonio mi sono trasferita a Varese. Ho sempre desiderato scrivere e leggevo moltissimo. Per le vicende della vita non ho potuto farlo se non con le realtà culturali locali. Poi ho potuto farlo, scrivendo un testo commentato di fiabe. FIABE E LEGGENDE DELLA PROVINCIA DI VARESE -coautrice e successivamente con la raccolta di racconti IL PONTE DELLA PRENETA, Il DUBBIO, ASTRAZIONE.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi sento libera di scrivere quando ne sento l’urgenza. Per questo ho tante storie lasciate a metà
Il suo autore contemporaneo preferito?
Antonio Scurati e la saggistica sui problemi sociali. Ma anche, e soprattutto, Natalia Aspesi
Perché è nata la sua opera?
Mi è stata ispirata da un grave fatto di cronaca
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco o forse non lo so
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere mi piace e rende le mie giornate più felici
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il sentimento di adesione alle problematiche femminili si. Alle elementari un direttore scolastico in ispezione lesse un mio tema e disse “questa ragazzina diventerà una giornalista”
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si, le storie della cronaca, il cammino delle donne
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno. Sono sempre in imbarazzo a parlare di specie alla mia età
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero non solo. A me piace l’odore della carta stampata
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una bella frontiera. Aiuta moltissimo chi per varie ragioni non può leggere