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27 Set
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Intervista all'autore - Stefano Natolo -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io provengo da un quartiere della periferia romana esattamente dalla Garbatella, un quartiere periferico come tutti gli altri con le sue problematiche quotidiane dove tutto è difficile e dove tutto deve essere guadagnato,
specialmente il rispetto, per non essere inghiottito dal ghetto e dalle sue terribili insidie che ti porteranno ad essere uno come tutti. Il dono di scrivere lo devo soprattutto al mio maestro, un sacerdote di periferia e professore di religione. Ci porta fuori in mezzo ad un prato o un parcheggio facendo scrivere pensieri di quello che vivevamo ogni giorno per poi pubblicarlo nel giornalino dell'oratorio, così e nato tutto e lui ha saputo modellare pazientemente il mio dono, facendomi scoprire questo stupendo dono. Ancora oggi continuo a scrivere a suon di rap e Hip Pop rimato, con la certezza che qualcuno possa apprezzare ciò che io scrivo e capisca il senso di ogni frase, tutto questo con un misto tra politica sociale, amore ed esperienze personali di vita.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Come ho sempre detto, non c'è un momento che ci si dedica perché ciò che si scrive viene di getto al momento da uno o più stati d'animo personali che possono essere personali o di tipo sociale, per cui tutti noi siamo coinvolti emotivamente, a volte su testi musicali, poesie, ci si rispecchia un po' di noi stessi ci si trova qualcosa che ci è accaduto realmente in entrambi i casi, tutto va scritto subito prima che si perda nel nulla perché non si troveranno più le stesse parole
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Freud
 
Perché è nata la sua opera?
Questa opera è nata per dare un omaggio e ricordare il mio quartiere dove sono nato che mi ha insegnato tanto, ma anche omaggiare e ricordare sempre che il mio maestro di vita p.g. è sempre nel mio cuore
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
L'influenza del mio quartiere è stata fondamentale perché mi ha insegnato che la vita della periferia può insegnarti molto, anche nell'ambito della scrittura ti dà valori e ti fa vedere e vivere la vita vera
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è stato sempre la mia passione mi fa raccontare realmente ciò che succede intorno a me nell'ambito personale e sociale
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto è vero senza invenzione di nulla
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si il mio maestro di vita p.g.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alle persone a me più care e vicine
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Si, ma non dobbiamo togliere nulla al libro come lo conosciamo
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una invenzione stupenda ma, se si ha possibilità, comprate i libri perché i libri con il suo profumo di stampa è qualcosa che non potrà mai essere sostituito

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