Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Benevento e poi cresciuto nel piccolo paesino di Mirabella Eclano, nell'Irpinia. Sostanzialmente è un paese di pochi abitanti tra i monti irpini.
C'è molto silenzio che offre spazio alla contemplazione del paesaggio immerso nella natura.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente un libro di filosofia. Penso che oggi più che mai ci sia la necessità che le persone siano capaci di avere un loro pensiero critico sul mondo, ed è bene cominciare a costruirlo da un'età precoce. Per me, per la mia formazione, è stato fondamentale "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche, ma in generale credo che ognuno debba percorrere la via che gli indica l'ispirazione e la curiosità.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io adoro l'odore della carta stampata e sentire il materiale cartaceo fra le dita, quando leggo. Però tutto il mondo è in via di digitalizzazione, quindi perché no.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È tutto un colpo di fulmine. Parole, frasi e immagini appaiono quando meno me lo aspetto.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Nel corso della mia giovane vita ho scritto varie poesie e un giorno ho pensato che valesse la pena di pubblicarle. Sento che alcuni potranno rivedere le loro esperienze passate o presenti sublimarsi nei versi che ho scritto. Spesso un vissuto diverso si accomuna tra più persone in una simile soggettiva percezione.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non un vero e proprio messaggio, quanto una serie di emozioni e sensazioni in cui magari il lettore potrà anche rivedere sé stesso. Ogni poesia è nata da un momento denso di ispirazione raccolto e processato dall'inconscio, per cui non penso che ci possa essere un indice di significato per come tendenzialmente lo si intende, logico o concettuale, bensì ogni verso punta a dare una particolare suggestione e a creare una sua propria dimensione esperienziale.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Direi più nel corso della mia vita. È venuto pian piano da sé, con la necessità di portare in superficie il mio essere ed articolarlo.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
La scrittura delle poesie è data da momenti della vita introiettati, grazie all'ispirazione, in una bolla di immagini. Ogni poesia ha, quindi, legata a sé un piccolo o grande ricordo, ma ora non riesco ad afferrarne uno in particolare. In generale sono molto ermetico sulla natura del mio flusso creativo, anche perché penso che esplorando troppo ciò che c'è alla base e fa nascere le idee, si rischia di perdere ciò che rende fertile il terreno.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Essendo una raccolta di poesie, non ho mai sofferto il blocco dello scrittore, perché il libro effettivo ha preso forma dal collezionare i componimenti che ho scritto su fogli e quadernini nel corso degli anni. Direi più che l'infinito processo di revisione e riscrittura mi ha messo alla prova, ma non mi ha mai fatto pensare di dover mollare la presa solo per la fatica.
Il suo autore del passato preferito?
Ho un debole per Ungaretti, Quasimodo, Rimbaud, Kafka, Tolstoj e Dostoevskij.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Da una parte penso che sia molto difficile (ma non impossibile) rendere in tal modo accessibile la comprensione di libri complessi, che vogliono essere riletti anche con diversa enfasi per essere compresi a fondo. Dall'altra sicuramente rende la letteratura di più facile fruizione, inhttps://www.booksprintedizioni.it/libro.asp?id=luce-forte-d-ombra quanto un audiolibro può essere ascoltato in auto, in metro, anche a lavoro, e potenzialmente ovunque ci sia la possibilità di isolare il proprio udito all'esplorazione della conoscenza.