Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è tutta la vita. Il foglio e la penna sono la soluzione per uscire dalla realtà e potermi sfogare senza dover spiegare mai niente a nessuno.
Scrivere è tranquillità, mi trasmette gioia e anche tristezza quando oso a scrivere cose che mi fanno male ma non potrei starne senza mai
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto, tutto quello che riguarda la mia vita è dentro quelle pagine. Alcune cose sono scritte in modo astratto perché ho voluto distogliere la realtà su di me e lasciarla immaginare, probabilmente perché mi ha fatto troppo male, ma il libro tratta della mia reale vita, in ogni dettaglio, in ogni forma che la gente possa e voglia conoscere
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato tanto, paura soprattutto nel pubblicarlo perché fa male sapere che tutti potranno leggere e tanti magari non capiranno neanche.
Felice di aver messo nelle mani di altre persone con i miei stessi problemi così che possano sentirsi meno soli/a e sapere che c’è sempre qualcuno pronto a tendere la mano, magari è la tua, ma è tanto importante quanto quella degli altri.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
No, è stata facile, mi ha sempre ispirato... ho chiamato così la mia prima pagina Instagram dove avevo cominciato a postare le mie poesie e ho capito e sentito che quello doveva essere il nome del mio libro, quello che lo rispecchiava di più
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Noi siamo infinito è sicuramente uno dei libri che porterei principalmente.
Scrittori come Antonio Dikele DiStefano, Massimo Bisotti, Lorenzo Colafrancesco e potrei andare avanti...
Amo leggere, e queste opere, soprattutto alcune come “Bozze “o “un anno per un giorno” mi hanno segnata e aiutata tanto a superare momenti duri.
Altre opere come “A proposito della tua bocca “di Jaime Lorente..
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, il profumo dei libri e la leggerezza di passarci le dita tra le pagine, quella è vera lettura, vera pace
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Fin da quando ho circa 5 anni sogno di fare la scrittrice, inizi a scrivere a 6 anni le mie prime poesie e lì non mi sono più fermata, iniziai a scrivere piccoli romanzi a voler scrivere la mia biografia, è una passione che sento mi fa star bene è sempre sarà così
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non è nata, esisteva già... io scrivevo poesie e le mettevo tutte insieme in un quaderno, poi quando l ho finito , mi sono detta “ è il mio libro, io lo pubblico “ e dopo 5 anni a scriverlo e 2 anni a rileggere e convincermi del pubblicarlo c’è l’ho fatta.
Parla di violenza fisica e mentale che purtroppo tutti i giorni sempre di più riceviamo , io come tante donne, ho voluto parlarne perché è giusto che nessuno resti in silenzio mai, che sia la mancanza di un padre o la forza di uomo sulla tua pelle, che sia una donna , un ragazzo, non ha importanza.
Io piano piano sto superando tutto, ma sono ancora dentro quelle poesie a sentire le mani, la mi intenzione è dare speranza a chi leggendo penserà di averla già persa, invece no. Speranza c’è n’e, e c’è ne sarà sempre, io ce l’ho fatta, puoi farlo anche tu
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Mi emoziona, ancora non ci credo, ne sento ancora le gambe tremare come quando ho mandato il lavoro o come quando ho ricevuto la conferma. È un sogno che ti realizza e non avrò mai abbastanza concretizzato di avercela fatta, sono fiera di me e fiera di avercela fatta nonostante tutto
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nessuno ha ancora letto il mio libro
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piace, anche se non è il genere come spiegavo prima sullo scrivere cartaceo, ma è una evoluzione ed è buono, si migliora sempre per rendere felici tutti