Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Un piacere! Vorrei lasciare qualcosa del mio vissuto a chi legge. Provo emozioni nel pensare di coinvolgere anche il lettore.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Moltissimo! C'è un po’___0 tutta la mia vita, le storie di famiglia, del mio paese, ma soprattutto i tanti insegnamenti e aneddoti che recepivo da mio padre. Sono convinto che i giovani di oggi dovrebbero parlare e ascoltare i propri genitori, molto di più.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
L'essere stato un comunista con ideali e senza fini di profitto, con tante gioie e ardore giovanile. Problemi dell'età matura risolti orgogliosamente. Infine, per ricordare quel "comunista" di mio padre e i tanti come lui che hanno dato al partito, senza riceverne poco o niente in cambio.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Mi è venuto spontaneo! Molti comunisti Italiani hanno avuto problemi e sofferto per essere tali, senza alcuna colpa, credendo in un ideale.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sembrerà la risposta più semplice, ma porterei con me la "Bibbia". Come scrittore, invece, ammiro molto il grande giornalista Paolo Mieli. La Bibbia è un libro eterno e Paolo Mieli è un uomo di grande cultura.
Ebook o cartaceo?
Per la mia età preferisco il cartaceo, ma siccome nella mente mi sento giovane e pensando ai giovani, dico perché no anche all'Ebook.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Beh scrittore, esageriamo! Già da quando frequentavo il liceo scientifico preferivo l'italiano ad altre materie e studiavo con piacere i grandi poeti e gli scrittori. Da giovane scrivevo poesie, adesso storie di vita vissuta.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'ho scritto anche nel libro, mi regalarono un testo che accomunava fascismo, nazismo e comunismo. L'associare almeno il comunismo italiano a queste forme di dittatura, mi sembrò subito una stranezza. Un aneddoto? Il mio libro era in un cassetto, lo trovò mia moglie, di famiglia di destra, iniziò a leggerlo e disse che era piacevole e che dovevo farlo visionare. Detto da una persona di destra, mi convinsi a prendere in considerazione la cosa.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Grazie anche alla vostra casa editrice, è l'avverarsi di un sogno! Per me, per i miei genitori che non ci sono più e per la mia adorata famiglia. Confesso di essermi commosso.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Ribadisco, mia moglie trovandolo in un cassetto. Poi lo lesse mia figlia Michela che lo ricopiò a computer e nel mentre, mi faceva tanti complimenti sinceri. Sono convinto che se un elogio te lo fa uno della famiglia è sicuramente sincero.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono un po’ all'antica, anzi all'inizio ero restio a queste nuove aperture tecnologiche. Poi anche per motivi lavorativi ho dovuto accostarmi a queste nuove realtà, restandone affascinato. Ne deduco che per i giovani siano grandi scoperte che non si fermeranno, ma che si evolveranno ancora.