Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono una persona semplice ma determinata; ho studiato a Milano e sono laureato in architettura. Ho svolto attività in tale settore ma sono stato anche designer, scenografo e grafico.
Sono stato docente e dirigente scolastico nelle scuole superiori ma, pur essendo nato in Abruzzo (nel borgo di Poggio Picenze a pochi chilometri dalla città dell’Aquila) ho vissuto quasi tutta la mia vita a Milano dove sono cresciuto e dove mi sono formato. Considerando che il libro è autobiografico, buona parte della mia vita l’ho descritta in esso. Per quanto riguarda lo scrivere per me tale attività è un fatto del tutto normale e, nel tempo, ho scritto molto sia nel settore di principale riferimento, sia nel settore della stampa giornalistica, sia nella saggistica. Nell’ambito della narrativa sono autore di un romanzo ‘Ritrovarsi’ pubblicato in trilogia e sviluppato su circa 2100 pagine.
Lo pseudonimo adottato (Cesare Poggiano) è legato al rispetto ed al ricordo dell'integrità originaria di Poggio Picenze, luogo natale, che è stato uno dei Comuni devastati dal terremoto avvenuto nel territorio aquilano il 6 Aprile 2009.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non esiste un momento specifico per scrivere; mi piace farlo sia di giorno, sia di sera e sia, anche, di notte quando non sono distratto da vari disturbi.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Di solito preferisco leggere lavori di saggistica, di arte, di architettura; in ogni caso fra gli autori contemporanei (si fa per dire) ho apprezzato gli scritti di Andrea Camilleri e quelli di Camilla Cederna. Per altri autori leggo un po' di tutto ma non ho preferenze specifiche.
Perché è nata la sua opera?
‘Lo scorrere della vita’ è un omaggio che ho voluto dedicare a Maria Antonietta (la MAG nel testo).
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Direi molto
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Di solito l’azione di scrivere coinvolge anche un’evasione dalla realtà (vedasi il caso citato del romanzo ‘Ritrovarsi’ dove ho voluto porre in evidenza la potenzialità della donna) però, personalmente, preferisco raccontare la realtà.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel testo inerente ‘Lo scorrere della vita’ c’è praticamente quasi tutto.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sembra una frase quasi ripetuta ma, per ribadirlo, direi indubbiamente Maria Antonietta.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A Maria Antonietta che, fra l’altro, qua e là ci ha anche 'piagnuccolino'.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me no, perché un e-book non ha il ‘peso’ di avere in mano un libro e, inoltre, non ha neppure l’odore della carta.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Nella sostanza l’audiolibro fa attenuare la concentrazione e fa perdere il senso delle immagini di spazi ed ambienti che si formano nella nostra mente quando, invece, si legge un libro.