Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è condividere le mie sensazioni, le mie emozioni con gli altri anche se in fondo non tutti apprezzano quello che pensi o quello che scrivi.
Ti accordi dopo che ce tanta invidia in quello che fai, perché non tutti apprezzano il tuo desiderio, il tuo sogno di dimostrare a qualcuno quello che sei veramente.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Niente. Diciamo che quando scrivo cerco di immedesimarmi nei vari personaggi per dare un carattere, per dare un senso al personaggio.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
All'epoca avevo circa trent'anni. La mia passione era la fotografia e il cinema, tantoché mi ero costruito uno studio fotografico in casa e mi sviluppavo sia le pellicole che le foto da solo. Un giorno ascoltai un messaggio da Rai3 in cui promuovevano un concorso per sceneggiatori. Quindi, essendo un cultore del grande Sergio Leone, partecipai con una mia sceneggiatura western intitolata La forca che arrivai terzo. da lì cominciai a scrivere questo romanzo e lo misi in un cassetto senza mai portarlo a termine.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice. All'inizio era 13° Distretto: terrore a New York, poi è stato cambiato in 13° Distretto: Squadra Omicidi.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Essendo ancora adesso un patito di Agatha Christie, Edgar Wallace, Erle Stanley Gardner, questi sarebbero stati i miei compagni nell'ipotetica isola deserta da cui leggendo i loro capolavori ho imparato molto.
Ebook o cartaceo?
Io sono per il cartaceo ma va bene anche ebook.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sinceramente non l'ho mai deciso è grazie alla Vs opportunità che mi avete riservato che ho potuto non solo pubblicare questo libro ma spero in futuro di pubblicarne altri che ho in lavorazione per quanto riguarda il 13° Distretto.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro nasce da una scommessa con me stesso, ma soprattutto verso quelle persone che mi hanno sempre deriso e denigrato.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande soddisfazione e un traguardo raggiunto dopo tanti anni di insofferenza per non poter realizzare questo sogno.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
È stato mio figlio che ora non ce più. E' stato lui che dopo averlo letto mi disse pà è un buon romanzo, se un giorno hai la possibilità pubblicalo perché merita. Ringrazio mio figlio perché se è stato possibile questo è merito suo, ma ringrazio soprattutto il signor Vito Pacelli che ha realizzato il mio sogno.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per me va bene che sia cartaceo, ebook o audio purché si venda.