Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi ha sempre aiutata tanto, ogni volta provo emozioni forti e dopo aver scritto mi sento una persona migliore e più libera.
Grazie alla scrittura sono riuscita a conoscermi meglio e ad abbattere diversi muri che mi ero costruita con gli anni.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro c'è tanto della mia vita reale perché è tratto dalla vita della mia adorata nonna Angela.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera è stato difficile perché il dolore per la perdita di mia nonna è immenso, e ogni volta che rileggevo il libro per correggerlo mi veniva sempre un senso di angoscia e tanta nostalgia.
Però ad oggi posso dire che scrivere questo libro mi ha aiutata a capire che mia jonna vive dentro di me e il suo ricordo non morirà mai.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata estremamente falice perché rispecchia perfettamente la storia che racconto all'interno del libro.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me "Una questione privata" di Beppe Fenoglio perché è uno dei libri che ha contribuito alla mia crescita personale e ha migliorato la mia conoscenza sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla Resistenza.
Ebook o cartaceo?
Preferisco di gran lunga il cartaceo come ho espresso diverse volte nelle interviste che mi sono state fatte, perché credo che toccare con mano ciò che stai leggendo da tutto un altro effetto.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Durante il primo look down ho capito che scrivere mi aiuta a evadere dai problemi e dalla quotidianità che a volte diventa monotona, così ho deciso di prendere carta e penna per poter viaggiare con la mente in quel periodo particolare dove per proteggerci dal virus non potevamo uscire e da quel momento in poi non ho più smesso di scrivere.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho deciso di scrivere "Pugno fermo" quando mia nonna si è ammalata gravemente e in quel momento ho avuto paura che tutti i suoi racconti che tanto amavo svanissero con lei e così ho iniziato a scrivere il mio romanzo.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È sempre un'emozione grandissima. Capisci finalmente che tutti i tuoi sforzi non sono vani e che quello per cui lavori può essere apprezzato dalla gente.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre, lei è sempre la prima persona che legge i miei romanzi.
Mi ha sempre incoraggiata e aiutata a realizzare il mio sogno di diventare una scrittrice e per questo le sarò eternamente grata.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia utile per chi viaggia molto.