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BookSprint Edizioni Blog

30 Giu
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Intervista all'autore - Nicole Salamone -

Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Beh scrive questo libro per me è stato molto liberatorio e mi ha aiutata in un momento molto difficile, cioè la morte di mio nonno, perché dovendo pensare a scrivere il libro non ho pensato molto al dolore.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Allora la scelta è stata abbastanza chiara e facile dato che mi è venuto in mente in modo spontaneo.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se fossi su un’isola deserta mi piacerebbe starci con Shakespeare, visto che mi piacciono molto le sue opere ci troveremmo molto d’accordo e avremmo sempre cose nuove di cui parlare.
 
Ebook o cartaceo?
Preferisco cartaceo perché è più bello sfogliare le pagine e sentire la sensazione della carta fra le dita.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
L’idea di aver scritto un libro per teenagers e non solo, nasce dal lockdown per il fatto di stare a casa e non poter far nulla di speciale che mi rendesse la vita più tranquilla fu in quei precisi giorni di lockdown che mi misi a scrivere delle piccole parti per scrivere questo libro. Non so di preciso se continuerò ad intraprendere questo percorso di scrittrice ma nel mio piccolo posso dir di aver scritto qualcosa di importante per me stessa.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ci sono alcuni capitoli che riprendono un film romantico chiamato “Tutte le volte che ho scritto ti amo”.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Partendo dal presupposto che scrivere questo libro ha comportato molta pazienza, giorni anche in cui andavo a scuola, con quelle piccole pause che avevo a disposizione mi dilettavo nello scrivere qualche parola chiave per iniziare l’inizio di un libro. Mano a mano che continuavo mi sono accorta che il libro era finito. Perciò vedere la propria immaginazione prendere forma in un libro è tutto ciò che volevo e si è avverato.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nel mentre scrivevo il libro l’unica persona che può dire di aver visto tutto il libro è la mia migliore amica, lei stessa ha scritto una parte del libro.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Può essere una buona alternativa per persone con problemi di vista, potrebbe essere anche un’idea per persone in viaggio ed ascoltare potrebbe far avere in mente diverse scene nel libro.

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