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08 Giu
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Intervista all'autore - Agata Domenica Rapisarda -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono un Assistente Sociale, mi sono laureata nel 2005. Ho scelto di fare questa professione perché ho una particolare attenzione per i più fragili e gli emarginati.
La passione per la scrittura è nata da quando ero piccola, circa sei anni. Dall'inizio suppongo che sia nata dall'esigenza di esprimere le mie emozioni, di avere e trovare nel foglio un amico sincero, qualcuno a cui confidare i miei sentimenti più intimi poi successivamente ho iniziato a dedicare le mie poesie a diversi soggetti, i miei genitori, la persona amata in modo platonico, e tutto ciò che mi circondava.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi dedico alla scrittura a volte la mattina presto, a volte nel primo pomeriggio e a volte la sera, ma in ogni caso quando sono inspirata.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi occupo del sociale, ma amo molto l'arte. Come autori preferiti ce ne sono più di uno, per quanto riguarda la mia professione, ho molto apprezzato il libro del Dott Salvo Noè, poi l'ultimo di Ardita Sebastiano il noto Magistrato catanese, che mi piace molto come scrive mi piace anche Sgarbi e la Fallaci, Oriana Fallaci.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da una mia introspezione interiore dovuta anche alla lunga permanenza ad una situazione che si è protratta a lungo termine quale il covid, ad una riflessione sui nostri tempi e sull'amore che ancora una volta anche se platonico si mostra delicato e onnipresente.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Io non ho una formazione letteraria, ho una passione quasi viscerale per la poesia e non so neanche come è nata visto che in famiglia sono solo io ad avere tale vena poetica.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Si a volte scrivere è un’evasione dalla realtà, quella realtà a volte triste che non si può cambiare facilmente.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ho scritto tutto di me...io sono cosi, un libro aperto un libro in versi e poesia.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si sicuramente qualcuno che mi ha dato l'ispirazione c'è, ma vorrei che restasse un mio segreto.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alle mie amiche del cuore.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Può darsi anche se io sono un po’ vecchio stampo è preferirei leggere i libri come si faceva una volta.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una buona opportunità, in questo momento non mi vengono altre cose da dire.

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