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04 Giu
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Intervista all'autore - Ombretta Renzi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
In realtà non sono io che ho deciso di diventare una scrittrice, anche se definirmi scrittrice mi sembra eccessivo...
diciamo, piuttosto, che è stata la situazione che ho vissuto a suggerirmi di mettere nero su bianco delle sensazioni, delle riflessioni, degli stati d'animo. Stati d'animo di una donna, una professionista, una moglie, una madre, un'amica, una persona impegnata politicamente: questa sono io.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso in cui mi dedico alla scrittura, in realtà è lei che in alcuni momenti della giornata mi chiama. Nella stesura di questo libro un ruolo importante lo hanno avuto le prime luci dell’alba…dalle 4 del mattino fino alle 7
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piace molto Alessandro Baricco, lo ritengo un artista poliedrico, è esperto di musica e di filosofia, ha fondato la Scuola Holden di storytelling, ha condotto programmi televisivi e radiofonici, è anche un autore teatrale. Mi piacciono le persone che si dedicano a tante cose soprattutto se riescono a farle bene. Ha uno stile che mi affascina: preciso, puntuale, lineare e poi i suoi libri hanno sempre un numero di pagine contenute e quindi giuste per me
 
Perché è nata la sua opera?
Respira è nata per poter ricordare, anche se sarà difficile dimenticare, la paura, l'ansia, l'apprensione ma anche la gioia, l'entusiasmo l'allegria che ho provato in quei 21 giorni
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
In questa prima esperienza posso affermare che il contesto sociale in cui vivo di fatto è il mio libro, noi siamo quello che viviamo e soprattutto i ricordi a cui faccio riferimento sono i luoghi e gli spazi dove vivo e dove ho vissuto.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Io ritengo che la scrittura debba essere un modo per raccontare la realtà aggiungendo però un pizzico di estro e fantasia
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Quello che ho scritto sono io, il mio modo di essere, di vivere, di pensare con tutte le mie contraddizioni, le mie peculiarità e le mie sfaccettature
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Me stessa e le mie sensazioni
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
In realtà non l'ho fatto leggere a nessuno. La bozza del libro era in camere da letto, sul comodino ma nessuno, né mio marito né le mie figlie mi hanno chiesto di poterla leggere e io non l'ho chiesto a loro
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Molto probabilmente il futuro della scrittura sarà l'ebook anche se io tento con tutte le mie forze di rimandare il più possibile questo momento. Purtroppo non leggo molto perché di fatto ho poco tempo a disposizione e la lettura è uno dei vizi che mi concedo principalmente quando sono in vacanza e quindi più tosto che avere tra le mani un freddo strumento tecnologico preferisco la carta stampata. Mi piace sottolineare o evidenziare alcuni passaggi del testo. Mi piace fare accanto a una determinata frase dei disegni che in qualche modo rappresentano l'emozione che in quel momento il libro mi suggerisce. Lo so, queste cose si possono fare anche con l’ebook ma non è la stessa cosa….
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche in questo caso come per l'ebook io preferisco la carta stampata anche se la lettura di uno speaker professionista può dare quella marcia in più al libro e renderlo più interessante, più intrigante. Diverse persone mi hanno detto che il bello dell'audio libro è che lo puoi ascoltare anche se sei occupato in altre attività...cosa allucinante, se leggo un libro è perché voglio leggerlo, non può essere un sottofondo mentre faccio altre attività. Io lo voglio assaporare, gustare, stropicciare. e così via. Da architetto che si occupa di accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche mi rendo però conto che l'audio libro è uno strumento importante e fondamentale per le persone fragili affette da alcune patologie visive, motorie, con disturbi specifici di apprendimento o semplicemente per anziani con difficoltà di lettura autonoma, è sicuramente una tecnologia che merita attenzione.

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