Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

18 Mag
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Cesare Spotti -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere fin da quando ero ragazzino è una autentica passione che ora avendo molto più tempo libero posso coltivare costantemente ed in vari momenti della giornata quando mi sento più ispirato e ben disposto a raccontare attraverso lo scritto le mie sensazioni ed emozioni.
Scrivere pertanto mi appaga e mi rende felice permettendomi di manifestare sentimenti che per "atavica" timidezza mi risulta più difficile manifestare ed esprimere oralmente. Dopo aver scritto una pagina od un capitolo di un libro di solito mi sento più rilassato e più disposto ad affrontare anche gli altri difficili impegni della giornata. Scrivo quasi sempre al mattino o di notte, ormai da tantissimi anni, più di cinquanta.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel libro "Kate se ne va di notte", il mio primo romanzo, in parte autobiografico, sono presenti molte cose passate della mia vita reale ,come la "stupenda " amicizia con una collega più anziana, alcuni momenti descritti con tanta ironia ed un pizzico di "disarmante" auto-ironia relativi alla professione di insegnante praticata per ben 42 anni, la passione per la musica leggera e per i testi delle canzoni che ho sempre coltivato fin da piccolo . Un amico che ha letto da pochi giorni il mio libro mi ha confidato che attraverso le canzoni citate che in sottofondo fanno da colonna sonora al lungo racconto, ha rivissuto gli anni della sua infanzia e giovinezza con rimpianto e tanta nostalgia. So che questo mio frequente "rincorrere " i tempi che furono attraverso i testi delle canzoni piace a molti lettori perché spesso ascoltando o sentendo parlare di una canzone del passato riaffiorano nella mente ricordi non ancora sbiaditi o cancellati dal trascorrere inesorabile del tempo e degli anni.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Riportare in vita attraverso il racconto della propria esistenza ricavato da un diario rinvenuto per puro caso ad anni di distanza, una collega che ho molto ammirato per l'onestà intellettuale ed il grandissimo coraggio che hanno sempre contraddistinto la Sua breve esistenza.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata immediata e mi è venuta come spesso da tanti anni avviene nei miei scritti sia che siano firmati col mio nome, anonimi o vergati con pseudonimi, di getto. Nessun ripensamento in itinere e se tornassi indietro certamente sceglierei ancora lo stesso titolo. Ritengo infatti che il titolo scelto fotografi in modo "perfetto" la Storia che ho voluto raccontare.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'isola deserta a farmi compagnia porterei sempre i libri degli autori che hanno caratterizzato da adolescente la mia formazione letteraria, ovvero Cesare Pavese e Pier Paolo Pasolini. Sono autori a cui da sempre sono molto affezionato perchè mi ricordano la mia giovinezza e le notti spese a leggere i loro versi ed i loro romanzi.
 
Ebook o cartaceo?
Non essendo un nativo digitale la mia preferenza è quasi sempre riservata al cartaceo ma ultimamente ho apprezzato anche l'ebook e mi fa piacere che molti miei lettori si siano indirizzati anche verso questa forma di lettura più "moderna" ed anche più economica per il "consumatore" atavico di libri da leggere.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non esiste un quando ben preciso visto che esercito questa passione più o meno "nascosta" dall'età di 9 anni. Come ho evidenziato in precedenza, scrivere mi fa stare bene e mi appaga. Ritengo che queste motivazioni "forti" siano alla base della mia scelta che ultimamente mi sta dando ancora più soddisfazioni anche per il maggior tempo che riesco a dedicare alla scrittura.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di scrivere questo "toccante" romanzo nasce dal desiderio prorompente di ridare voce e spazio ad una persona coraggiosa dal primo all'ultimo istante della propria esistenza. Durante la scrittura del romanzo spesso ho come sentito una voce dentro che mi spingeva a scrivere in un certo modo aggiungendo anche particolari che in un primo tempo mi erano sfuggiti e non avrei saputo o voluto menzionare nel lungo racconto. Nel libro verso la fine cito anche un sogno che ritengo molto significativo. Invito tutti i lettori a leggere queste pagine del romanzo con molta attenzione anche per comprendere che nulla di noi scompare completamente se nella nostra breve o lunga esistenza sappiamo lasciare in chi ci ha conosciuto ed "amato" ricordi indelebili che il trascorrere veloce del tempo non potrà mai cancellare con un semplice colpo di spugna.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Molta gioia e la consapevolezza come nel caso del romanzo dedicato a Kate(Caterina) che l'amicizia vera e profonda può andare anche oltre la morte e restare "eterna".
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
A differenza degli altri 3 libri scritti nell'ultimo "intenso " anno in cui ancora più del solito mi sono "dilettato" con la scrittura non ho fatto leggere a nessuno prima dell'invio della bozza alla casa editrice, il mio romanzo. Sono certo però che una persona da lassù lo abbia letto ed apprezzato anche perché mentre lo scrivevo quasi di getto ho sentito vicino a me la Sua presenza costante, ironica ed affettuosa nei miei confronti. La mia prima lettrice dunque ritengo sia stata Kate (Caterina) ovvero la protagonista del libro.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono molto contento che i miei libri siano usciti o stiano per uscire anche nel formato dell'audiolibro. La ritengo cosa molto utile per chi non potendo leggere per problemi fisici si rivolge non solo per scelta ma anche per necessità al racconto delle validissime ed apprezzate voci narranti. Una frontiera in costante espansione quindi che merita tutta l'attenzione ed il massimo rispetto possibili.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 


Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)