Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è liberatorio, terapeutico. Mi permette di dar voce ai miei sentimenti e pensieri più intimi, cosa che mai farei a voce e di persona. Mi fa sfogare e mi fa riflettere.
Mi aiuta a fare ordine ed è l'unico modo in cui riesco a condividere me stessa con gli altri in modo completo.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto. Parla delle mille sfaccettature della mia persona e personalità, della mia vita e offre a me come al lettore, parole e definizioni che per me sono state utilissime per cercare di definirmi e trasmettere chi io sia nella mia interezza.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È la chiusura del cerchio. Finisco di raccontare la mia storia iniziata nei libri precedenti e do un'idea generale di chi sono, come vivo, e come vedo il mondo.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
Facendo parte di una "collana", il solito "DENTRO IL BORDERLINE", nel titolo ci doveva essere. Quel "e di più..." vuole racchiudere tutti gli altri temi affrontati senza dare una definizione precisa. Trovare il titolo è stato abbastanza spontaneo e immediato.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Non ho un libro o un autore preferito. Tutti i libri che riguardano il conoscere se stessi, il senso della vita, aforismi, la psicologia, e il self-help sono quelli che vorrei con me.
Se devo proprio menzionare qualche libro (non riesco a ridurre tutto a uno soltanto), direi:
Il gabbiano Jonathan Livingston (libro)
Se questo è un uomo (libro)
Il Piccolo Principe (libro)
L'Enneagramma (quello più completo possibile)
Torey Hayden (scrittrice)
The Courage to Heal (libro)
Ce ne sono anche tanti altri, ma mi fermo a questi.
Ebook o cartaceo?
Cartaceo. Mi piace evidenziare, sottolineare e fare commenti... Sentire il libro fisicamente tra le mie mani e anche sentirne l'odore...
Ciò non toglie che l'Ebook è sicuramente più comodo da portarsi dietro e per una collezione più ampia, occupa meno spazio...
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Mi è sempre piaciuto scrivere, ma solo l'anno scorso su suggerimento di un'amica, ho pensato che mi sarebbe piaciuto pubblicare... non come lavoro, ma come un modo per condividere e lasciare qualcosa di me al mondo...
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Dopo i primi due libri, questo doveva completare la storia iniziata. Era già previsto dall'inizio che ce ne fossero almeno tre. In più ho deciso di aggiungerci dettagli su di me, sulla diagnosi borderline e altri disturbi o dettagli che mi rendono quella che sono.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Scrivere è un po' come leggere. Leggo dentro di me e scrivo quello che vedo, sento e penso. Che poi diventi un libro "vero" è emozionante, ma la parte che preferisco è scrivere, senza dubbi!
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia mamma. Non poteva essere nessun altro che lei.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Utile per chi ha difficoltà nella lettura o semplicemente preferisce ascoltare piuttosto che leggere. Questione di preferenze e a volte di bisogni.