Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata a Catania, i miei genitori mi hanno portato a Firenze all'età di sei mesi. Ho vissuto a Firenze dove ho assorbito un clima artistico culturale anche in famiglia dove c'è sempre stata una vena poetica perché i miei sono di Modica Scicli, luoghi di Quasimodo. Ho scritto poesie fin da giovane, mi piace leggere molto letteratura e saggistica ed ho scritto anche commedie dalle quali ho avuto un riconoscimento nel 1984 con un altro brillante concorso indetto da Radio Time .
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La notte mi viene l'ispirazione quando tutto tace.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piace Coelho ho letto molte sue opere. E poi la Fallaci.
Perché è nata la sua opera?
L'opera è nata dalla mia maturità di donna, moglie, professionista da un ruolo ben preciso sociale ed anche grazie a un mio risveglio interiore dopo aver sofferto di anoressia. È stata come una liberazione.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Vivendo a Firenze, ha influito molto aver frequentato ambienti artistici culturali.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo di essere testimone del tempo, essendo un’ottima osservatrice della realtà
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, è la mia vita vissuta attimo per attimo, le mie sensazioni profonde.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si, mia figlia. Dedico a lei gran parte delle poesie. Alla sua giovinezza.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Agli amici ed a mia figlia.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Si, tutto si basa sulla scrittura digitale. È la innovazione.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è un'innovazione della letteratura dove si può sentire la voce dell'autore.