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BookSprint Edizioni Blog

31 Mar
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Intervista all'autore - Paolo Fancello -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
M mi piacciono le materie scientifiche una volta con un mio amico che condividiamo questo piacere abbiamo parlato per 6 ore ininterrottamente di lombrichi eravamo davanti a un bicchiere di vino
Io non penso di essere uno scrittore ma vi prometto che se mi viene un'idea ve la racconterò possibilmente davanti a mio mare di Cala Gonone in Sardegna
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ho interrotto il pranzo per cercare carta e penna, ho scritto seduto sul water, mi sono svegliato nel bel mezzo della notte e mi sono messo a scrivere
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Io ho letto poco, mi piacevano Moravia e Grazia Deledda
 
Perché è nata la sua opera?
Queste cose le ho scritte per raccontarle agli adolescenti affinché non abbiano paura del proprio corpo dei mutamenti che vengono nel proprio corpo sono cose normali che abbiamo vissuto un po' tutti importante non mettersi nei guai come racconto nel libro non dire bugie tantomeno alle autorità, per non finire in prigione e stare meglio con se stessi
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non penso di avere una formazione letteraria
Ho vissuto anche io la mia adolescenza e la ricordo con serenità ricordo la beata innocenza che ci proteggeva da tutte le cattiverie che purtroppo incontreremo strada facendo
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Raccontare delle storie che possono essere utili o danno beneficio anche a pochi soggetti mi gratificante e mi tolgono ogni dubbio sull’opportunità di raccontare oppure no argomenti difficili per alcune persone perché i tabù non sono ancora sradicati
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto e niente
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, nessuno è tutta farina del mio sacco e delle mie fantasie.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno, stavo per passarlo a mia figlia ma per fortuna ho cambiato idea in tempo. È meglio che decida lei se leggerlo o meno. Anche se è giovane è un pò " antica" ma lo leggerà sicuramente e spero che le scappi un sorriso.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente si va in quella direzione. Salveremo tanti alberi ma purtroppo ci mancherà il profumo della carta
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sarà importante la voce del lettore.

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