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BookSprint Edizioni Blog

26 Mar
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Intervista all'autore - Vincenzo Orlando -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in una borgata alla periferia di Palermo nel 1963, ma cresciuto a Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, dove mio padre aveva trovato lavoro.
Dopo il diploma, desideroso di cambiare vita, ritorno nella mia città natale, dove mi iscrivo all'università di Giurisprudenza, cercando di trovare uno spazio e una mia dimensione in una città che non riconoscevo più, in un periodo storico dominato dalle stragi di mafia. Il tentativo di integrazione non fu affatto facile né semplice, poiché la mentalità Friulana, e la cultura mitteleuropea della quale ero impregnato poco si sposava con le richieste da parte dei miei parenti e amici di adattarmi alle regole e alle tradizioni Palermitane. Ci son voluti tanti anni, tante esperienze, una vita vissuta in pienezza, tanti errori, ma alla fine, dopo un matrimonio, un lavoro e due figli posso affermare di essermi integrato perfettamente senza mai aver piegato la testa a tradizioni o regole che non fossero le mie.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente i ragazzi della via Pal, ma anche le avventure di Tom Sawyer .
Ricordo di aver letto anche I ragazzi dello zoo di Berlino, e I fiori del male di
Baudelaire, rigorosamente in francese. Consiglierei in ogni caso di leggere, di sprecare meno tempo con il cellulare e dedicarsi ad una buona e sana lettura, evitando i libri spazzatura, quelli con le storie d'amore mielose e romantiche sempre tutte a lieto fine.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
In realtà non credo che il cartaceo sarà progressivamente soppiantato dall' e book
anzi secondo me succederà un po' quello che è accaduto per il vinile contro il cd. Gli ultimi anni hanno visto il vinile tornare alla ribalta e vendere anche più del cd. Il libro cartaceo conserva sempre un fascino, un odore, un piacere nello sfogliare una ad una le pagine per poi deporlo nella propria libreria ed esporlo come un trofeo. L' ebook sicuramente ha il privilegio di contenere in un unico dispositivo centinaia di libri che puoi portarti dietro facilmente, ma vuoi mettere
il piacere di far vedere la copertina del tuo libro d'estate sotto l’ombrellone?
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Nel mio caso è un amore adolescenziale, che è cresciuto e maturato fino a diventare una irrinunciabile passione. È un amore che vive dentro di te, che ti emoziona, ti fa sentire vivo, e dal quale non puoi staccarti. La scrittura è un bisogno esistenziale, che ti lascia senza fiato quando non la trovi, per riempirti di nuovo lasciandoti travolgere quando arriva l'ispirazione partorendo fiumi di parole che cadono come un fiume in piena per lasciarti stremato e senza forze quando hai finito di scrivere il paragrafo, o tutto il libro .
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Avevo ancora tante cose da raccontare, tante storie che erano rimaste scolpite dentro la mia e avevano voglia di venire fuori. Questo libro parla dello strapotere delle case farmaceutiche, soprattutto quelle dedite alla vendita di farmaci chemioterapici, e di tutto quello di cui sono capaci grazie agli utili multimilionari fatturati di anno in anno. La storia poi si intreccia con un altro argomento scottante, ovvero quello della compravendita di bambini alla nascita, molto in uso nei primi del novecento nell'entroterra siciliano, e non solo, dove molte famiglie povere non potendo accudire e sfamare i propri figli, preferivano vendere i nascituri sperando per loro in una vita migliore.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di leggere tra le righe i risvolti psicologici del romanzo, dove ogni personaggio rappresenta un aspetto della propria personalità, nel quale il lettore si può ritrovare analizzando reazioni emotive davanti a situazioni di pericolo o surreali, o scelte d'amore, in questo caso tra due donne completamente diverse l’una dall'altra.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sin da piccolo mi cimentavo a imprimere nel block notes che mio padre mi regalava a quintali dietro mia richiesta, frasi, idee, appunti, racconti e piccole storie, poesie giovanili con le quali riempivo le mie giornate.
Penso quindi che era un sogno nel cassetto sin da piccolo, ma non avrei mai immaginato che un giorno avrei scritto due romanzi (anzi tre) e che li avrei visti stampati.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Dopo aver scritto il romanzo, ho mandato il file ad alcune persone che avevano vissuto insieme a me alcune trame della storia opportunamente modificate nei luoghi, e nei nomi, per capire le loro reazioni. Mi hanno risposto che leggendo il romanzo, non solo si erano ritrovate in quei frammenti del libro, ma che avevano scoperto lati della loro personalità che fino a quel momento non avevano considerato.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, sinceramente non l’ho mai pensato, ma mi sono fermato diverse volte perché ad un certo punto non sapevo come proseguire, dal momento che dovevo intrecciare due storie completamente diverse, dando loro un senso logico ed una continuità. Quando non hai l’ispirazione, meglio fermarsi e non pensare a nulla, e quando meno te lo aspetti, ti arriva l’illuminazione che ti indica la strada da percorrere per proseguire. L'importante è aver chiara la fine storia, o la meta da raggiungere. Tutto il resto viene da se, lasciando fluire le parole nascoste da qualche parte dentro la tua anima in modo che prendano forma e diano un senso chiaro e logico a tutta la storia.
 
Il suo autore del passato preferito?
Non ho un autore preferito, ma diversi autori che amo e leggo volentieri ogni volta che posso. Ho un debole per Baudelaire, Shakespeare, Giordano Bruno. Ma anche Umberto Eco, Osho, e Bukosky-
Dei grandi poeti studiati a scuola, sicuramente Foscolo è il mio preferito, insieme al Boccaccio.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono sempre del parere che il libro cartaceo sia comunque la forma migliore per
assaporare un bel libro, tuttavia l’audio libro può essere un ottimo strumento per
ascoltare storie e pagine in una modalità assolutamente comoda. Credo altresì che per valerne la pena il libro in audio dovrebbe avere una storia accattivante,
una trama coinvolgente oltre ad un ottimo/a oratore che sappia interpretare al meglio le sfumature dei personaggi e del racconto, altrimenti potrebbe rivelarsi un noioso esercizio.

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