Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io sono nato a Milano ma ho passato parte dell’infanzia a Trieste e Pola. Città di mare, bellissime e piene di storia.
Fin da piccolo ho avuto una grande passione per la lettura. La mia Prozia con pazienza mi leggeva i fumetti Disney prima di andare a dormire la sera, poi ho imparato a leggere da solo, prima ancora di andare a scuola, e presto sono passato ai libri veri e propri.
Ne ho letti tantissimi, di tutti i tipi, e la voglia di scrivere è cresciuta in parallelo.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ecco, questa è una cosa che mi chiedono tutti.
"Andrea ma quando trovi il tempo di scrivere con tutte le altre cose che fai?" ... di notte. Dalle 22 alle 06.
Poi di giorno trovo lo spazio, tra una cosa e l'altra, per rileggere, rivedere, correggere ... ma la risposta è: di notte.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ne leggo volentieri diversi.
Wilbur Smith e Preston&Child. Mi piacevano molto David Gemmell ed Alan Altieri.
Provo volentieri autori nuovi
Perché è nata la sua opera?
Un giorno ero in libreria, scontento perché non trovavo nulla che mi piacesse e mi sono detto che dato che non trovavo nulla di interessante potevo scrivermelo da solo il libro che non trovavo…. E così ho iniziato con il libro che Book Sprint mi ha pubblicato, con mia grande gioia.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto e la formazione contribuiscono a formare il carattere, il modo di vedere il mondo ed esprimersi. Direi che hanno avuto un'influenza indiretta.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un modo di raccontare la realtà, le cose che vivo e sento, magari mascherate da una storia ed un contesto che paiono lontani anni luce. Ma alla fine si scrive delle proprie esperienze.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Vale quanto detto prima, si scrive della propria esperienza, si scrive di sé stessi.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Scrivendo essenzialmente di me, del mio mondo interiore, delle cose che vivo e vedo le persone importanti della mia vita hanno influito molto anche se cerco di non parlare di loro.
Nel libro però c'è il mio ex cane, nella figura di Olmo il Cane parlante. Dico ex cane perché lo avevo preso a metà con la mia ex fidanzata e poi l'ho lasciato a lei e quindi pure lui è diventato un ex.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima è stata la mia compagna di vita di allora ... e visto come sono finite le cose ... spero non abbia influito ecco.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No, io credo di no. Per carità è un format comodo, economico, ma leggere un libro di carta è un'esperienza diversa. Non comparabile.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Guardo con molto interesse l'audiolibro.
Si è sempre di fretta e di corsa, per me è una bella alternativa ad ascoltare la radio mentre guido, e quello è l'unico tempo morto che ho.