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BookSprint Edizioni Blog

30 Ott
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Intervista all'autore - Rainn Marcos

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Bologna nel 1992. Ho viaggiato molto, da adolescente mi sono trasferito dalla provincia di Pistoia, dove sono cresciuto, a Empoli (Firenze) per frequentare le scuole superiori e qui, alla fine del 2008, cominciai a tenere una sorta di diario in cui scrivevo anche racconti. Il mio scrittore preferito, all'epoca, era Charles Bukowski. Dopo aver letto alcuni suoi libri decisi che mi sarebbe piaciuto cominciare a scrivere seriamente.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In questo periodo - in cui lavoro otto ore al giorno - solitamente verso sera, ma prima anche al mattino e in generale in ogni momento libero.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Recentemente ho amato molto il romanzo "Patria" di Fernando Aramburu. Un altro scrittore contemporaneo che apprezzo è l'australiano Luke Davies.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Conclusosi il mio percorso in una comunità di recupero, l'anno scorso ho deciso di raccontare in un romanzo quella che è stata la mia vita nei mesi immediatamente precedenti l'ingresso in comunità di mio fratello, un periodo in cui l'uso di sostanze, e in particolare metadone, raggiunse un apice.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Quasi niente è inventato nel romanzo. Sono stati cambiati solo i nomi dei personaggi.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Credo di avere una fissazione per la realtà e la sua descrizione. Almeno per quanto riguarda questo mio primo romanzo ho voluto e dovuto restare il più fedele possibile allla realtà che ho vissuto.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Come ho detto, "Strade di Cristallo" è il fedele resoconto di un periodo della mia vita.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ovviamente dato che la storia narrata coinvolge mio fratello (chiamato L. nel libro) quest'ultimo è stato un prezioso consigliere e critico del mio lavoro. Ma anche tutti quei personaggi "di strada" che ora non vedo più, o che sono scomparsi, sono stati essenziali, necessari.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio fratello e in seguito a una mia amica.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sinceramente ho provato a leggere dei romanzi in formato digitale ma non sono mai riuscito a finirne uno. Preferisco leggere un estratto di un libro che potrebbe interessarmi e, in in secondo momento, eventualmente acquistarne la copia cartacea.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho mai ascoltato un audiolibro, preferisco la carta, ma conosco dei miei amici che spesso, anche in auto quando vanno al lavoro, anziché ascoltare musica utilizzano questo nuovo formato, e penso che gli audiolibri possano avere la forza di coinvolgere ancora più persone nella lettura.
 

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Sabato, 30 Ottobre 2021 | di @BookSprint Edizioni

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