1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato e cresciuto in un comune della Lombardia, da sempre appassionato di fisica e astrofisica, anche se a dire il vero essendo una persona molto curiosa, rimango attratto da tutto ciò che desta la mia curiosità. Non mi definirei scrittore, questa parte è nata come ogni cosa che faccio per mettermi alla prova, quindi non c'è un istante preciso in cui ho deciso di provare a scrivere.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Normalmente il momento in cui diciamo "parte" l'ispirazione è in piena notte.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Il mio autore contemporaneo preferito è decisamente Clive Cussler.
4. Perché è nata la sua opera?
A dire il vero, non c'è un vero e proprio perché, come dicevo pocanzi è stato un modo come un altro per potermi mettere alla prova. Vedere se ne fossi stato in grado, in grado di riuscire a scrivere una storia gradevole da leggere, un qualcosa che fino a poco tempo prima era solo nella mia mente.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non molto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere può essere, sia un modo per evadere e spaziare con la fantasia che un modo per raccontare la realtà o come la si vorrebbe, dato che l'unico limite che si ha è come in ogni cosa se stessi.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Penso di essere riuscito a mettere molto di quello che sono, in quello che ho scritto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non esattamente, sicuramente le persone che hanno avuto e hanno tuttora fiducia nelle mie capacità sono state di grande aiuto a continuare a scrivere.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima che lo ha letto è stata una mia grande amica, la stessa che poi mi ha portato alla decisione di pubblicarlo, dato che per me il suo parere è molto importante.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Che dire, viviamo in una società che è sempre più tecnologica. Sicuramente l'ebook avrà molto campo, ma gli amanti della carta stampata resteranno sempre fedeli al buon vecchio libro cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Che toglie a chi ascolta, la possibilità di immaginare i personaggi in modo diverso. Leggendo non sono immaginiamo i personaggi, ma ricreiamo anche la loro voce. Che potrebbe essere, totalmente diversa da quella utilizzata nell'audiolibro, limitando così la fantasia del lettore.