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29 Set
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Intervista all'autore - Arianna Vallone

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io sono nata in Calabria, nel profondo sud ho vissuto i miei 24 anni li per poi trasferirmi in Lombardia per raggiungere il sogno della mia dolce metà. Era da anni che volevo scrivere un libro dopo essermi appasionata a tantissimi romanzi per lo più rosa ma non ho mai trovato l'ispirazione in quanto non volevo essere banale con la classica storia d'amore e quindi ho deciso un anno e mezzo fa di cominciare a scrivere una storia vera con dettagli ispirati.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento della giornata in cui preferisco scrivere ma mi sono ritrovata ad avere maggiore ispirazione durante la notte.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Autori preferiti nessuno. Ci sono autori le cui storie mi hanno affascinato di più.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata perché volevo trasmettere quello che realmente la vita reale è. Alcuni dei romanzi che ci vengono proposti sono autobiografici ma molto elaborati o ben vissuti, storie oltre il limite della vita quotidiana, di vero vissuto.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tantissimo in quanto il mio romanzo è tratto da una storia vera.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Evadere dalla realtà riesco leggendo o vivendo le altre storie, il mio romanzo lo vedo più come un'espressione della realtà.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ma chi mi conosce veramente lo sa.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Me stessa.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il mio romanzo lo ha letto per prima mia sorella Nunzia in quanto ci accomuna la passione per la lettura, anche se lei si focalizza su storie più intricate.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Probabilmente sì, mi dispiacerebbe che scomparisse la scrittura cartacea in quanto, secondo la mia opinione, ha un effetto maggiore sul romanzo. Toccare un libro, sentire l'odore delle pagine è completamente diverso.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è come ascoltare la musica o vedere un film senza immagini, provando ad immaginare entrambe le cose mi viene da pensare che la persone non si concentra più sul romanzo in quanto ha la tentazione di distrarsi senza immaginare quello che realmente c'è scritto, senza vivere veramente quella storia.
 
 
 
 

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