1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un momento di introspezione, è come analizzare i propri pensieri, anche quelli che non ti appaiono evidenti ma che sono nascosti nel tuo subconscio.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro non ci sono momenti della mia vita reale, tratta argomenti che derivano dalle mie conoscenze e che nel libro sono state analizzate alla luce dei dubbi che sono nati in me nell'apprendimento di certe nozioni o di certe "verità" date per scontate.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha messo alla prova i miei dubbi riguardanti concetti storici e scientifici che nei secoli sono stati considerati "immutabili". Valutando ogni singolo avvenimento e mettendolo a confronto con l'evoluzione che c'è stata nella conoscenza umana ho trovato interessante verificare quanto c'è di "sbagliato" in quello che abbiamo creduto fino ad oggi.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata facile, anche perché Dante mi è venuto in aiuto con un verso incredibile: "A piè del vero il dubbio" ma avrei potuto sceglierne anche un altro: "ogni contraddizione è falsa e vera" sarebbe stato lo stesso.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Troppo facile: "La Divina Commeda." Potendo sceglierne due porterei "I Canti" di Leopardi.
6. Ebook o cartaceo?
Sempre e comunque cartaceo Ogni libro ha un odore, prima di comporre un libro bisogna odorarlo. Con un CD è impossibile.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non è nelle mie intenzioni intraprendere la carriera di scrittore. Scrivo per mio puro diletto. Mi piace pensare che fra qualche anno potrei verificare quello che pensavo e che ho scritto. Magari potrei trovare tutto sbagliato.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea in questo caso è stata semplice. Mi sono chiesto come mai la conoscenza umana è andata avanti grazie a tutti colore che hanno messo in dubbio le verità ritenute immutabili. Ho analizzato le mie conoscenze ed ho visto che la verità si trova dietro ogni dubbio. La curiosità è la molla del progresso. Se non si è curiosi non si scoprirà mai la "verità."
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È indubbio che c'è una forma di vanità in tutto questo. Forse, Dante a cui sono particolarmente affezionato mi metterebbe all'Inferno. Ma fra i peccatori condannati da Dante non mi sembra ci sia un personaggio particolarmente vanitoso. Forse Farinata, o meglio ancora Ulisse. (sarebbe il massimo della vanità).
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Sempre e comunque mia figlia. Affido a lei in primo giudizio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente il futuro ma io resto affezionato al libro cartaceo. E poi, avete visto la tendenza al ritorno del disco vinile? Chissà, forse ritorneremo ad apprezzare la lettura su carta.
Ricordate Fahrenheit 451?