1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è la mia passione, scrivo appena ne ho la possibilità, appena sono ispirato butto giù tutto quello che mi passa per il cervello. Poi tento di fare ordine nel caos. Sono un agente del caos.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto, il Joker sono io.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Raccontare di nuovo una storia che mi è piaciuta.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
E' stata fin da subito Io e Harley, che si ispira al film di Woody Allen Io e Annie.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Baricco, perché mi sta troppo simpatico.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho cominciato scrivendo per il teatro al festival di Enzimi a Roma.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce da un corso che ho fatto alla scuola Holden con la scrittrice Serena Patrignanelli, che colgo l'occasione di ringraziare per avermi aiutato.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Molta soddisfazione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia nonna Marina.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Adoro i reading, sono un grande appassionato di audiolibri.