1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Napoli, città che adoro, cresciuta a Latina. Qui insegno da quasi trent'anni Diritto ed Economia
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il libro pensato per fornirgli la "cassetta degli attrezzi" utile per ridurre il margine di errore comportamentale e per gestire correttamente informazioni e relazioni.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
La dematerializzazione sottrae al libro quell'aura di "cosa preziosa" da sfogliare, leggere e sulla quale soffermarsi per riflettere.
La carta sollecita tutti i sensi, tatto e olfatto compresi. Le pagine profumate della carta stampata dei libri sono nell'imprinting di ciascuno ed evocano situazioni e sensazioni.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura é un amore ponderato: mix di ragione e passione.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mio figlio Daniele Pansera, coautore del libro. Da tempo, Daniele, avvocato, scrive testi e gestisce siti web dedicati all'educazione civica per adolescenti.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La formazione consapevole è l'attrezzatura che ti permette di "pescare responsabilmente" piuttosto che "essere pescato inconsapevolmente". E' il vecchio proverbio cinese:" Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita".
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura era un sogno nascosto nei meandri dei miei desideri e di cui ho preso coscienza grazie a mio figlio.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Francesco, 8 anni, mio nipote, ha ispirato la nascita del libro, pensato per "attrezzare alla vita" i pre-adolescenti.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, eravamo in lock-down, concentrati al massimo.
10. Il suo autore del passato preferito?
Giacomo Leopardi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ritengo che il libro debba essere letto con la propria voce interiore per la costruzione dinamica del nostro essere.