1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io vivo a Milano, mi diletto con il tennis e ciclismo e sport vari, non amo le persone false e non amo perdere “questo a tutti immagino”, non ho mai pensato di diventare uno scrittore l’ho solamente sognato qualche volta.
Scrivere per me è una passione che coltivo da molto tempo avendo 18 anni non posso dire di avere una grande esperienza.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il mio momento di scrittura preferito è durante la notte.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Fin da bambino e anche tutt’ora adoro Pierdomenico Baccalario.
4. Perché è nata la sua opera?
Per creatività, mi piace spaziare in ciò che immagino.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito molto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso nessuno delle due.
Scrivo perché mi piace non tanto per evadere dalla realtà o raccontarla.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Una piccolissima parte, non mi identifico mai in un mio personaggio.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno, per me scrivere è una passione.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il mio romanzo l’hanno letto i miei genitori per primissimi.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no, io preferisco il cartaceo ma ogni cosa vi è sempre un pro e un contro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un’ottima innovazione!