1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Milano. A quindici anni mia madre è deceduta. Finite le medie avrei voluto continuare gli studi ma mio padre non poteva permetterselo, allora ho frequentato una scuola per segretariato d'azienda. A diciassette anni ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito, ho avuto un figlio ma da subito mi sono accorta che il matrimonio non funzionava. Mi sono immersa nel lavoro per rendermi indipendente economicamente e poter mantenere mio figlio da sola.
A questo punto mi sono separata e poi divorziata.
Qualche anno dopo ho avuto un terribile incidente d'auto che mi ha bloccata per quasi un anno. Mio figlio lavorava e faceva il volontario in una Croce e mi ha convinto a far volontariato. Devo dire che è stata un'esperienza gratificante.
Durante un servizio di assistenza con l'ambulanza per una manifestazione di ballo, il mio collega mi presentò un suo amico, vedovo e con due figlie adolescenti.
Beh, non sto a raccontare tutta la storia, basti dire che è il mio compagno da ventisei anni, l'amore tra noi non si è mai affievolito.
Abbiamo l'amore e la premura dei nostri figli e noi li amiamo tutti e tre anche perché mi hanno regalato ben sette nipoti che sono la mia ragione di vita.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Le Cronache di Narnia" di Clive S. Lewis.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L'e-book è senza dubbio una bella invenzione. Dà la possibilità di leggere ovunque senza l'ingombro di un libro, ma io sono sempre più propensa al libro cartaceo. Sfogliare le pagine di un libro per me è più gratificante che con un dito scorrere su un tablet o uno smartphone.
Sarò all'antica ma mi piacciono i libri in bellavista su uno scaffale e poi mi piace rileggerli.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La considero un amore ponderato da quando avevo quindici anni ad oggi.
Le poesie da me scritte, non solo in questo libro ma altre ancora da pubblicare, sono il mio passaggio dalla gioventù, alla maturità e infine alla vecchiaia.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il bisogno di mettere su carta le emozioni, positive e negative, che mi affioravano nella mente e non mi facevano dormire.
Vorrei che chi le legge si immedesimasse in me e provasse le stesse emozioni.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La poesia è per me il mattone su cui si è edificata, col passare dei millenni, la storia della nostra letteratura.
Da Omero a Catullo, da Dante a Carducci, da Ungaretti a Neruda, ecc.
Bisogna ricordare gli autori del passato e del presente ma purtroppo la poesia sempre meno viene ricordata perfino nelle scuole.
Chi è della mia generazione non può aver dimenticato che si studiava a memoria.
"Ei fu siccome immobile" oppure "Gira sui ceppi accesi" o ancora "Vaghe stelle dell'Orsa" o M'illumino d'immenso".
Il mio messaggio è solo questo: "Non dimentichiamo la poesia".
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sì infatti non avevo mai pensato di pubblicarlo e solo rarissime e intime persone ne hanno letto qualche frammento.
Ma il mio compagno e i miei figli mi hanno convinta ed ora mi sono sentita pronta a pubblicarlo.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non c'è un solo episodio, ma tanti perché ogni poesia che scrivevo o triste o gioiosa mi dava piacere.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, perché scrivevo quando mi veniva l'ispirazione. Magari passavano mesi senza scrivere, po’ d'impulso mettevo giù una dopo l'altra le poesie senza un'idea di terminarlo.
Fino ad oggi sono più di 200 ma credo di non terminare ancora di scrivere.
10. Il suo autore del passato preferito?
William Shakespeare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io non l'ho ancora provato, ma la mia nipotina lo preferisce al libro cartaceo.
Forse sarà il futuro del libro ma per me non darà mai l'emozione di leggere.