1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta nella città di Altamura nella provincia barese. Sin da bambina ho cominciato a leggere libri per bambini, poi durante l'adolescenza l'interesse per la lettura è cresciuto e ho continuato a leggere letteratura per ragazzi. Ricordo con piacere il tempo passato a leggere raggomitolata sotto le coperte con i miei fratelli più piccoli, insieme leggevamo per ore.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Credo che uno dei libri che un adolescente dovrebbe leggere sia; "Il piccolo principe" di Antoine de Saint -Exupery, un connubio di poesia e narrativa, "l'essenziale è invisibile agli occhi" è la filosofia che bisogna conoscere e sperimentare. I bambini e gli adolescenti vivono il tumulto dei social questi propinano la felicità che passa per l'apparenza, una maschera che se non viene indossata si è fuori dal cerchio si è esclusi dalla società . Essa come dice Pirandello relega la natura vera di ognuno, dietro una maschera, una fattezza che ci omologa non si evolve non permettendo all'individuo, di cogliere l'essenziale che è arduo da afferrare perchè occorre ascoltare il silenzio per capire chi siamo.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo che il libro, che nasce come documento per mezzo del quale si tramanda e si conserva la bibliografia, come forma di continuità tra le generazioni contemporanee e quelle future, debba continuare a raccontare ciò che è stato. Ma per farlo occorre conservarlo e tutelarlo, come eredità dei poeti degli scrittori e di coloro che raccontano la realtà del loro tempo, attraverso la prosa o la poesia. Pertanto il profumo della carta stampata e il piacere del fruscio delle pagine, non possono essere sostituiti. L'ebook può rappresentare un ulteriore modo per diffondere il piacere della lettura, avvicinando ad essa le nuove generazioni, ma anche coloro i quali erano "analfabeti digitali, mai come in questo periodo storico si sono ritrovati ad utilizzare la tecnologia, che è venuta in aiuto per sopperire alla distanza, ma la carta stampata non può scomparire.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo che l'amore per la scrittura, sia frutto di una scintilla, che la fiamma della letteratura inneschi. E' per questo motivo, che i bambini sin da piccoli dovrebbero leggere i libri per l' infanzia. Non tutti diventeranno scrittori ma avranno ricevuto il "germe" della scoperta, che si può soddisfare attraverso la lettura. Quelli che per loro fortuna lo diventeranno lo faranno per passione che come una fiamma arde senza esaurirsi mai per questo motivo la sola cosa che uno scrittore può fare, è scrivere tenendo viva e vibrante quella fiamma Per questo motivo ho scelto un percorso di studi letterari per sentirmi nella mia pelle seguendo il flusso della mia natura.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In realtà il mio, non nasce come libro ma come diario, in cui sono raccolte, le fasi importanti della vita fin ora vissuta per le quali ho provato quelle emozioni sia di felicità che di malinconia e tristezza, che hanno fatto si che portassi fuori da me quello che sentivo, attraverso la penna. Ogni pagina è pregna di verità . Nel mio diario però non c'è posto solo per me, quindi c'è molto di mio ma non tutto, molte emozioni sono vissute e descritte attraverso una forte empatia con le persone per me importanti e le loro, emozioni e vissuti prendono un posto tra le pagine del mio diario. Ho scritto in una mia poesia, "una bambina, scriveva e cantava" io ero e sono ancora quella bambina, empatica e forte al contempo e tutto quello che vivevo, lo scrivevo nel mio diario di bambina. È importante ricordare quello che si voleva essere da bambini, cosa si voleva diventare da grandi, io volevo essere una scrittrice, perchè è l'unica cosa che mi rende leggera e libera. Ho avuto paura, come credo sia avvenuto ad altri prima di me, di accettare la propria natura, quella paura di scoprire e accettare chi si è davvero. Quando l'ho realizzato nella mia coscienza, è nato il mio libro, per il quale ho selezionato, studiato e modificato la stesura, rendendola conforme dal punto di vista editoriale. Così questo libro, proprio come embrione che diventa feto, ha iniziato ad esistere e ha prendere forma.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Al lettore voglio dire quello che ho detto a me stessa; nella vita si ha paura troppo spesso e questo ci blocca, ci tappa le ali ma la nostra paura dobbiamo renderla "temeraria" e lanciarci nel vuoto, proprio quando essa sarà più forte. Sarà solo quando staremo facendo quello che ci faceva paura, che capiremo che siamo nati per fare quello e nulla potrà più fermarci.
Anche la scelta del sottotitolo, cosa c'è e cosa avviene dopo la catarsi, aristotelica
e poi freudiana, dopo la purificazione, c'è sempre una nuova conoscenza e consapevolezza di se. Pertanto il messaggio è quello di liberarsi dai macigni che schiacciano le ali, per non aver più paura di iniziare a vivere come si vuole.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Posso dire con certezza che scrivere, sin da bambina è il modo che ho di staccarmi dal suolo, uscire dagli schemi, la mia grande passione è trasmutare un emozione, legata ad uno stato d'animo, in qualcosa di concreto, non un fantasma nella mia testa ma qualcosa che prenda forma, mediante la "forma" stessa delle parole, come uno scultore, scavo dentro quello stato d'animo sino a fermare quella immagine nella mente, dandole la forma per mezzo della metafora, dell'ossimoro e di tutte le figure retoriche che compongono tassello dopo tassello la poesia. Questo è il motivo per cui, il poeta, lo scrittore, lo scultore il pittore, il musicista e l'arte in generale ha bisogno di servirsi dell'ossimoro, che incarna e concretizza il contrasto stesso della vita. Io penso che si ricerchi la felicità anche nell'infelicità nell'inquietudine ,che permette allo scrittore e al poeta di scrivere e sperimentare e tanto più è infelice più è libero di emozionarsi, emozionando con la sua scrittura, la sua musica o opera artistica.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio che ricordo con molto piacere, è legato al momento in cui ho ricevuto la email dall'editore che mi esortava a non mollare, nel momento in cui nel 2020, ero in procinto di lasciar perdere. Eravamo nel momento di maggior fervore della pandemia e non vedevo futuro per il mio progetto. Ma leggendo quella email ho capito che qualcuno ci credeva più di me forse vedeva oltre quello che io vedevo.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, quando si è quasi al traguardo, per un attimo si ha un senso di smarrimento, in quel momento ho pensato di non essere all'altezza di un progetto così importante. Ma sono dovuta andare avanti, lo dovevo ad una persona per me fondamentale in tutto il mio percorso, il mio papà che non è più fisicamente presente nella mia vita. Egli era musicista, e autore aveva imparato da solo, da bambino a suonare la chitarra e la batteria, mi ha ingegnato la poesia attraverso la musica dei grandi cantautori, da Fabrizio De Andrè, a Luigi Tenco, passando per Mia Martini e Mogol, una fusione perfetta di emozioni , date dalla poesia, che si fa musica. Per questo motivo dentro di me, sentivo di doverlo rendere orgoglioso della donna che sono diventata, lui conosceva quella bambina che scriveva e so, che ha guidato la mia penna affinchè ella venisse fuori.
10. Il suo autore del passato preferito?
Ce ne è più di uno che mi ha emozionato, sia per la vita che per le opere. Primo Levi, Dino Campana, Alda Merini. Tutti scrittori e poeti con una grandissima forza di vita, una storia umana tumultuosa e sofferta, ricca di ricerca e cambiamento. Ma ho scelto nel mio libro di citare una donna, grandissima poetessa come Alda Merini perchè nelle sue profonde parole:
"E se diventi farfalla
nessuno pensa più a ciò che è stato
quando strisciavi per terra
e non volevi le ali."
C'è la storia che più mi rappresenta. Ho sempre stimato e ammirato gli scrittori i poeti e gli artisti che hanno realizzato i propri sogni. Ma, nessuno conosce i loro dubbi, i loro le loro, insicurezze le loro paure. Perchè anche loro erano bruchi, spaventati all'idea di diventare farfalle ma volevano nel loro spirito iniziare a volare per sentirsi liberi.
per questo motivo ho voluto, utilizzare uno pseudonimo per la pubblicazione, non perchè il mio cognome fosse importante, altisonante, le iniziali infatti sono quelle del mio vero cognome ma in lingua francese Clè significa chiave. Esso è stato la chiave giusta, che ha elaborato quello slancio in più.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che il libro e il piacere della scoperta di emozioni, esperienze, idee e filosofie, attraverso la lettura, sia fondamentale, per la crescita e l'evoluzione della mente umana. Un buon libro è alla basa di un buon pensiero.
Con lo scorrere del tempo in modo sempre più rapido, durante il giorno, si rischia di tornare a casa e perdere l'occasione di leggere. Per questo motivo tra il lavoro, i mezzi di trasporto, o semplicemente stando con gli occhi chiusi ad immaginare gli atti, anche se non le si toccano le pagine, si può conoscere ed entrare in una dimensione unica che si percepisce solo chiudendo i propri occhi e aprendo il proprio spirito alla scoperta. Tuttavia, esso non deve sopperire al libro cartaceo per gli amanti delle pagine tra le dita.