1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono italiano, nato a Catania, Sicilia. Non ho mai avuto intenzione di diventare uno scrittore ed in realtà è sempre stato solo un hobby in cui riversare pensieri e fantasie che il mondo mi suscita. Amo fantasticare su qualunque cosa ed anche la realtà più cruda e vera diventa spesso oggetto di storie che scrivo di getto senza un motivo preciso. Ormai è un’abitudine.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente dopo pranzo, finite le ore di lavoro, oppure di notte quando non riesco a chiudere occhio e la mia mente è un turbinio di pensieri ed emozioni.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Sarà banale, ma leggo di tutto, in questo periodo mi intriga Stephen king.
4. Perché è nata la sua opera?
Mio fratello doveva affrontare un’operazione particolare in giovane età poco dopo la mia maturità e, sapendo quanto amasse il genere fantasy, ho pensato di scrivere alcune storie per intrattenerlo all'ospedale. Tuttavia più scrivevo più le pagine aumentavano e così mi sono ritrovato con un manoscritto immenso che non sembrava finire mai.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Direi molto poco, non ho tratto molto spunto dal luogo in cui sono nato e cresciuto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È il mio modo di evadere dalla realtà, ma di sicuro c'è un pizzico della realtà che mi circonda.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Direi che alcuni personaggi rappresentano molto il modo che ho di vedere me stesso ed alcune persone a me vicine, intrecciando alcuni rapporti tra i personaggi in modo da riflettere i miei più reali.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, mio fratello, la mia ragazza e la mia migliore amica.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
In realtà ad un estraneo che mi ha convinto a proporlo ad alcune case editrici. Visto che avrei continuato a scrivere il seguito perché non farlo valutare da esperti del settore? Chissà che non siano interessati...
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me l'ebook è già il futuro, ma il fascino dei libri sarà sempre intramontabile.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante, ma non ho mai approfondito troppo l'argomento per potermi sbilanciare sul giudizio.