1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta a Moncalieri, vicino a Torino, in un'epoca forse più fortunata di questa attuale perché priva di giochi elettronici, giocando in un cortile, con la terra, i sassi, il pallone e... le fughe in bicicletta per le strade con poche auto, e per amici, dei bambini un po' monelli, come me... Ma reali, mai virtuali.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non penso ci sia una categoria di libri più adatta per l'una o l'altra età; dipende dal gusto personale: vale il fatto che ognuno di noi è un individuo unico e irripetibile. Già è raro vedere un adolescente con un libro in mano al di fuori degli impegni scolastici. Per me comunque per i ragazzi sarebbe importante una lettura che li aiuti a non sentirsi soli e li possa guidare nell' intricato mondo dei loro problemi adolescenziali. A questo proposito potrebbero andare storie vissute di ragazzi della stessa età, reali o inventate, attuali o in ambientazioni storiche, che estrapolino i problemi esistenziali legati a quell'età. Ma anche il genere fantasy può servire, per evadere ed aprire la mente, purché di ottima qualità. Sono una fan di Tolkien...
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Noi possediamo 5 sensi (qualcuno sostiene che siano anche di più...): fino a che continueremo ad adoperarli c'è da sperare che non si atrofizzino.... Detto questo non ho nulla contro il progresso tecnologico coi suoi mille risvolti vantaggiosi e i benefici che ci dona. Dovremmo però soltanto diventare più coscienti di ciò che ci toglie, questo soprattutto per sobbarcarci la responsabilità di salvaguardare le nuove generazioni dagli aspetti negativi che sempre coesistono con quelli positivi come le due facce di una stessa moneta.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non ho mai pensato seriamente di scrivere per mestiere e non sempre in me alberga il "Sacro Fuoco", ma qualche volta scrivere diventa davvero un impulso irrefrenabile che mi fa fare strane cose come, per esempio, accostare con l'auto mentre sto guidando e prendere carta e penna... per non perdere l'ispirazione. In quei momenti mi pare che si tratti proprio di "colpo di fulmine".
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Un professore di lettere seduto per caso (ma io non credo nel "caso") accanto a me sul treno mentre ero in viaggio, da ragazza. Mi chiese di fargli leggere una poesia che avevo appena finito di scrivere e stavo rileggendo: avevo in mano il mio quadernino rosso delle poesie... poi ne lesse anche un altro paio e per dimostrarmi il suo apprezzamento mi consigliò un titolo per un eventuale libro. Ed ecco che dopo quarant'anni il libro è nato. Meglio tardi che mai! Ma ora ci ho preso gusto e sto già preparando il secondo....
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
A questa domanda sono tentata di rispondere con una citazione, un po' ardita, da un grande e amatissimo cantautore italiano: " sono solo...'poesiette'...". Perché in realtà non ho pensato ad un particolare messaggio: le poesie mi "arrivano" e io le scrivo... Ma, forse, in ognuna ci può essere un messaggio e io, magari un po' ambiziosamente, spero che a qualcuno, leggendola, capiti di identificarsi e trovare in essa qualche spunto interessante, qualche risposta ... "Qualcosa"... Ne sarei felice.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da piccola le mie ore preferite sui banchi di scuola oltre a quelle di arte erano quelle del "tema in classe". Ho sempre amato scrivere. Ma non ho mai pensato di farne una professione. Poi però la Poesia è altro ancora: è libertà, è pura essenza....
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Mi fa sorridere un episodio di tanti anni fa quando da ragazza mi sono messa a produrre, in maniera artigianale, un'unica copia del mio libro di poesie, naturalmente con meno pagine di questo: le ho scritte con pennello e acquerelli (un lavoraccio alquanto faticoso!) poi ho cucito le pagine con ago e filo ed ho incollato una copertina di cartoncino con un disegno fatto da me. Era un prototipo.... Il titolo era già quello attuale!
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
A questa domanda potrei rispondere: si, come dice il titolo, è "...senza fine".
10. Il suo autore del passato preferito?
Certo c'è l'imbarazzo della scelta. Scrivo i primi che mi vengono in mente: Rimbaud. Tagore. ...
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un'invenzione grandiosa. Penso che possa essere utilissima, in molti campi. Per gli adulti. Ho svariati motivi per ritenerla gravemente dannosa per i bambini nel caso in cui la si dovesse adottare come un sostituto di ruolo della persona vera che legge. Mi auguro sempre che il progresso tecnologico vada di pari passo con quello delle coscienze....
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41