1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Un’esigenza culturale che esprime gioia e stimola il confronto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Se eccettua la fede non c’è nulla che m’appartiene.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho trovato le radici del Cristianesimo che professo con convinzione.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato abbastanza semplice.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“La forza della regione” di Oriana Fallaci perché è stata una donna affascinante e una formidabile scrittrice, amabile e pura.
6. Ebook o cartaceo?
il libro cartaceo mi convince di più.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non è stata una decisione voluta ma piuttosto un’esplosione culturale.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La conoscenza della teologia mi ha indotto a risalire all’origine del Cristianesimo e ho trovato nell’Ebraismo la fonte della fede in Yahweh.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Dolcezza, tuttavia, essa non e mai sufficiente e appagante
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio figlio Andrea.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un’idea forte di comunicazione che ha bisogno tuttavia di essere compresa e quindi di espandersi nel contesto socio/ culturale.