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BookSprint Edizioni Blog

06 Mar
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Intervista all'autore - Erminia De Paola

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Villapiana, un paese sulla Costa jonica in provincia di Cosenza, da una famiglia semplice, umile ma di sani principi. I miei genitori mi hanno insegnato il sacrificio, la forza di volontà, la correttezza ed il senso di responsabilità e l'amore per l'arte (il canto, la musica). Mi hanno insegnato anche che nella vita nulla è dovuto e ciò che hai o vorrai lo devi conquistare. Ho studiato a Roma Psicologia presso l'Università degli Studi "La Sapienza" e lavoro, sempre nella capitale, come psicologa responsabile di due Case Famiglia che ospitano persone diversamente abili.


Le mie esperienze professionali nel settore della psicologia del lavoro, nel settore socio-assistenziale e sanitario, nelle brevi e pure molto interessanti esperienze nell'ambito penitenziario e nella scuola hanno potenziato la mia inclinazione naturale ad aiutare gli altri, ad occuparmi degli altri, ad interessarmi agli altri. Sin da piccola ho deciso di realizzarmi professionalmente, spinta dai miei genitori e familiari, ma anche da amici e da persone che hanno rappresentato per me dei riferimenti importanti e significativi.
La mia esperienza di vita nella capitale mi ha condotta ad essere oggi la persona determinata, sicura di sé, consapevole dei propri limiti ma anche delle sue debolezze e fragilità. Il confronto con le persone che ho incontrato nell'ambito privato e nell'ambito professionale, tutte hanno contribuito a rendermi la persona che sono oggi, curiosa, fragile, forte e sensibile ma con tanta voglia di scoprire nuovi mondi, nuove persone, nuove storie di vita. Ho iniziato a scrivere da sempre. Sono nata con la "penna in mano". Brevi ma interessanti esperienze da scrittrice in erba al mio paese nelle recensioni di spettacoli teatrali, nelle poesie, nei racconti, ascoltando e facendo tesoro della competenza e della preparazione di scrittori e di poeti per professione o diletto affermati o conosciuti. Ho proseguito a scrivere documenti di lavoro, ma anche poesie, racconti sempre e comunque per il gusto di trasferire sulla carta emozioni, passioni, visione del mondo, trasformata di pari passo con la mia crescita personale e professionale.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo quando mi sento ispirata, come alla fermata dell'autobus, al parco, ma soprattutto, a casa, mio rifugio protettivo e di sera o di notte, quando si spengono le luci del giorno e si avvicina il buio, la notte. La notte concilia in me le parti del mio Sé relazionale in un'unica unità in armonia con il mondo esterno ed interiore.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Leggo, ultimamente, libri di psicologia. Amo V. Frankl, i libri di Aureliano Pacciolla, suo allievo, le letture del mio ambito di lavoro, ma anche libri di narrativa (mi piace molto Banana Yoshimoto, Oriana Fallaci, Margareth Mazzantini), libri di poesia, articoli sul telefono cellulare (Il Covid-19 in primis e le misure di prevenzione e contrasto) ed ascolto la televisione. Leggo i libri di autori emergenti. Amo i film polizieschi, le commedie ed i film drammatici americani e non, le fiction italiane di cui ho letto in passato i testi da cui sono stati tratti. Sono interessata ai libri di cucina e ai testi sulla salute della persona intesa come unità bio-psico-sociale ed in relazione con gli altri.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La Storia di George è una sorta di "parto", metaforicamente parlando. All'inizio avevo dato un altro titolo, ma poi, leggendo la storia integralmente, ho preferito sottolineare la figura del giovane protagonista e del suo entourage familiare, professionale, amicale, relazione in genere. Il libro non vuole essere un romanzo buonista, ma si ispira ai buoni sentimenti, alla forza della famiglia come scudo protettivo ma anche come motore stimolante e motivante nella piena realizzazione del Sé. L'importanza degli incontri, alcuni casuali altri "obbligati" che segnano una traccia nell'elaborazione del tuo vissuto.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tutto ciò che ci circonda, il contesto, gli altri influenzano il nostro essere e la nostra esistenza. La comunicazione ha un senso ed un significato all'interno di una cornice, di un contesto, appunto. Essere sensibili ai segnali, ricettivi, sensibili, aperti al mondo, cogliere le nuances della realtà che spesso celano l'essenziale, farne tesoro attraverso un'elaborazione critica e soggettiva ed in relazione con qualcosa (la famiglia, il lavoro, la casa, la strada, ecc.).
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le definizioni le reputo affini al mio pensare. Scrivere ti permette di compiere un viaggio nella fantasia in luoghi lontani o vicini, di confrontarti con soggettività e realtà diverse e non sempre appartenenti alla tua storia. Scrivere è anche un modo di trasformare la realtà e di raccontarla attraverso metafore, immagini che disegni su un foglio di carta bianca, osservazioni ragionate o cambiate oniricamente, come nel linguaggio dei sogni e delle emozioni.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto e nulla. Chi scrive si mette in gioco e, in parte, trasmette dei contenuti densi di significato e, quindi, di emozioni, di visione del mondo, di cambiamento, di sogni e di aspettative o, semplicemente, racconta dei fatti, delle storie che attingono alla tua interiorità in chiave estremizzata, alcune volte, o in chiave critica, altre volte. L'ambizione di Gorge mi appartiene in parte, se la consideriamo come volontà di autoaffermazione. Il potere dei legami forti e significativi nella crescita e nella maturazione personale mi appartiene così come mi appartiene il desiderio della scoperta, la curiosità, il dolore, la sofferenza, la gioia di ricominciare e voltare pagina.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La presenza affettiva dei miei familiari, dei miei amici, dei colleghi di lavoro passati e presenti, delle persone che ho conosciuto nel lavoro e nella vita privata. Tante storie felici, tristi, tranciate a metà nella realizzazione personale per condizioni non sempre dipendenti dalla loro persona. Storie di autorealizzazione, storie contrassegnate dalla malattia e dalla morte, storie al limite. Importanti le letture sulla ricerca di senso, che hanno maturato in me un ottimismo e la speranza che dopo il buio appare, quasi inattesa, la luce, che dopo il dolore e la sofferenza (ho perso entrambi i miei genitori) per la perdita si fa spazio una forza interiore che ti rende invincibile per poter completare il tuo percorso esistenziale.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook rispecchia il nostro tempo, l'era dell'informatizzazione, della globalizzazione ma anche, voglio sperare, del recupero dei valori, del ritorno alla cura del Sé e degli Altri in chiave di riscoperta della tradizione, della domesticità, della semplicità non riduttiva dei sentimenti e della coscienza critica. Tutto questo attraverso l'accesso allargato alla cultura, alla lettura di buoni libri, che può raggiungere molte persone, in ogni luogo utilizzando il telefono cellulare, il tablet, il personal computer. Fruibilità immediata e opportunità di sviluppare o consolidare la coscienza critica, la capacità di poter no o si, attraverso la promozione della cultura nei suoi diversi aspetti.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro permette di poter leggere libri mentre sei impegnato in altre attività. Possono essere utili ed efficaci in persone con difficoltà visive o motorie. Un valido strumento che aumenta l'apprendimento e la comunicazione.
 
 
 
 

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Sabato, 06 Marzo 2021 | di @BookSprint Edizioni

1 COMMENTO

  • Link al commento Antonella inviato da Antonella

    Erminia una scrittrice brillante! che è intervenuta più volte sul mio programma radiofonico e i suoi interventi sono stati sempre preziosi !!!Una bravissima psicologa!.....complimenti per tutto quello che stai facendo,sicuramente sarà un successo!!!

    Domenica, 07 Marzo 2021 19:04

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