1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Abito nei pressi di Portovenere, sulla bellissima costa dei pirati vicino La Spezia.
Non ho deciso di diventare scrittore, è successo per caso dopo aver mandato una lirica ad un concorso della casa PAGINE. Venni selezionato per la pubblicazione e da lì parti la mia avventura. Da allora ho fatto altri concorsi poetici, tra i quali il concorso CITTA' DI PONTREMOLI che vinsi due volte (nel 2016 e nel 2020) con le migliori poesie inedite.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento specifico, quando arriva l'ispirazione ogni attimo è buono.
Come dico sempre a chi mi chiede ciò; è l'omino che c'è nella testa di ogni scrittore che dà l'impulso di scrivere.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Per la poesia direi Emily Dickinson, poetessa che amo per la sua ribellione esistenziale che rivolse alla società puritana del suo tempo. Per quanto riguarda la narrativa dico Luis Sepulveda assolutamente, quanto mi addolora leggere i suoi racconti e sapere non è più tra noi. È soprattutto per merito suo se ho iniziato a scrivere.
4. Perché è nata la sua opera?
La necessità, penso, di lasciare ai giovani , nella persona di mia figlia, affinché' non si lascino affascinare e tradire dai bassi valori di una società arrivistica e spietata.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco o niente, o almeno non vi ho fatto mai caso. Scrivere poesie è un po' come scattare una foto in movimento, cerchi nella sintesi di fermare un momento che poi lascerai agli altri e nel quale speri gli altri si identificheranno.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Difficile rispondere, a volte è una pura evasione da questo schifo di mondo che ci siam costruiti. A volte è uno strenuo tentativo di raccontarla per smuovere coscienze sopite.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Questo non posso dirlo, penso che chi legge questa mia opera debba dirlo.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia figlia, l'opera è principalmente dedicata a lei ed alla sua generazione.
Se mai la sua generazione la leggerà, io lo spero.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Oltre alla mia compagna e mia figlia, le mie muse da sempre, il primo a leggere gran parte delle mie liriche è stato il mio amico di una vita che mi spinge a non mollare ed a credere in ciò che scrivo; Graziano Maiani.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Per uno come me, affezionato lettore del cartaceo NO. Forse la generazione di mia figlia si accosterà all' ebook, sempre ammesso che leggeranno. Lei per fortuna lo fa.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia una rielaborazione delle trasmissioni radiofoniche del 900, la gente ascoltava gli sceneggiati come se leggessero. A quei tempi piacevano molto, ma dobbiamo ricordarci che molti poi hanno smesso per abbracciare la nuova frontiera; La TV......e come andò a finire???
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41