1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io sono abruzzese e mi piace dire che l'Abruzzo è Forte e Gentile con la precisazione che non è un'invenzione abruzzese, ma è il titolo del Libro che il ferrarese Primo Levi scrisse a metà Ottocento. Io nella mia vita ho scritto sempre. Non per nulla conservo ancora i quaderni degli appunti di quando facevo il liceo classico. A quei tempi non si usavano i computer. Lo scrivere attuale è un passatempo che ho dedicato al mio paese di 0rigine, cioè Castelbasso, per il quale ho scritto un libro sulla chiesa e un altro dedicato alla "Storia e Microstoria iniziata dalla preistoria" il libro è stato stampato dal Comune di Castellalto.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Adesso che sono pensionato, mi dedico a scrivere sempre.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Premesso che io non sono un lettore di romanzi, ma li scrivo però intinti nella realtà trattata. A me piace molto il passato, tanto che per la Fondazione Menegaz di Castelbasso, organizzai una iniziativa dedicata agli studenti e intitolata "A futura memoria", nel senso che la memoria bisogna trasmetterla al futuro, perché il nostro presente si trasformi nel passato di chi verrà dopo di noi.
Gli autori contemporanei preferiti sono il Card. Gianfranco Ravasi e Papa Ratzinger che sono stati le fonti documentarie del libro su Maria.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata in un terreno fertile che è la mia devozione mariana. Un terreno sempre annaffiato dall'amore materno di Maria.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale nel quale vivo è opprimente. Io scrivo solo per il mio passato. Difatti io che sono un settantaseienne ho studiato 20 anni della mia vita, e soprattutto materie letterarie perché nelle materie scientifiche non sono stato mai bravo.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
A me piace molto il passato perché noi siamo fatti di passato e se non conosciamo il nostro passato, non sappiamo chi siamo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In ciò che ho scritto dedicato a Maria ci sono tutto io. Perché se no non avrei scritto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Maria è stata fondamentale per la stesura del libro, difatti io mi sono sentito sempre ispirato da Lei.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il cosiddetto romanzo lo ha letto per primo Luigi Accattoli e gli è molto piaciuto. Difatti lo ha recensito nel suo blog.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Per me nella scrittura è molto importante la carta.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Può andare bene a chi non piace la carta e si accontenta dell'audio.
Intervistatemi VOI! Grazie!