1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono pensionato da otto anni. Collaboro con alcune associazioni di volontariato come l'associazione amici del Museo di storia naturale e il Circolo Culturale La Via del Sale. Per questo circolo da molti anni scrivo racconti e saggi per la rivista mensile. Ho cominciato otto anni fa a scrivere come scrittore partecipando a concorsi letterari dove sono arrivato nove volte in finale e tre volte premiato.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La mattina principalmente e, quando ho tempo, il primo pomeriggio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Amo molto Ken Follett poi mi dedico soprattutto agli autori classici.
4. Perché è nata la sua opera?
L'opera è nata come racconto di quaranta pagine, poi uno scrittore mio amico mi ha detto che valeva la pena scriverci un romanzo, allora ho raccolto altra documentazione ed è nato il romanzo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco o nulla, quando scrivo riesco a isolarmi dal mondo che mi circonda.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Direi un modo di raccontare la realtà secondo il mio punto di vista.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Quando si scrive c'è sempre qualcosa dell'autore, in questo caso direi molto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Devo ringraziare principalmente il professore del corso di scrittura che seguo da sei anni e poi mia moglie che mi ha sempre incoraggiato.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie e mio figlio.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook sta diventando importante e infatti potrebbe essere il futuro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto importante.