1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un modo di trasmettere un messaggio positivo, di comunicare, di esprimermi e di definire concetti.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro c'è l'estrapolazione di un vissuto personale tragico ma preso con comicità , filosofia ed ironia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me è il primo raggiungimento di un obiettivo, cosa che non sono riuscita a fare prima di aver raggiunto i miei 41 anni; inoltre rappresenta non solo un manoscritto ma un dono per chi saprà ricevere con amore i messaggi che ho trasmesso. Spero che sia costruttivo moralmente.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato un flash. Qualcosa che potesse identificare tutti i miei esami di coscienza sia guardando quello che stava intorno a me, quindi punti di osservazione sia le mie riflessioni interiori attraverso l'elaborazione dopo aver valutato i comportamenti dei soggetti protagonisti nelle situazioni che ho vissuto.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Edgar Lee Masters, perché mi rispecchio molto in una delle sue poesie per quanto riguarda il mio vissuto fino ad oggi.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo. Perché la tecnologia non mi piace e credo che sia più poetico ed interessante sfogliare un libro con curiosità piuttosto che trovarsi tutto già pronto con un dito.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho trovato questo manoscritto tra le mie poesie che ho scritto a 33 anni che erano andate a finire nel dimenticatoio. Un giorno mentre cercavo uno spartito musicale nella mia libreria l'ho trovato per caso così ho deciso di pubblicarlo.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo non è nato come un libro né come un romanzo. Era come un diario dove sfogavo i miei pensieri. Una poesia di Madre Teresa Di Calcutta che non è mia ma che è esattamente la mia filosofia di vita cioè dare sempre il meglio di sé. Tradotto in inglese The best you can. Nella mia vita sono sempre stata succube, emarginata, esclusa, presa per i fondelli, plagiata psicologicamente e torturata. Però nonostante questo grazie alla fede in DIO e grazie a me stessa e alla mia forza spirituale ho sempre lottato e combattuto. Si a volte ho pianto e mi sono sentita sola, una aliena nel mondo, ma cadendo e rialzandomi, alla fine ce l'ho fatta. Cito riguardo a quello che ho appena detto una frase del mio libro: Dice il proverbio saggio è colui che impara a spese altrui, vero, ma io ho aggiunto una cosa saggio è chi le spese le paga da sé.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una immensa soddisfazione e gratificazione personale, e anche un sogno realizzato.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio ex marito Massimo Biancheria.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per questo libro non è adatta ma ho intenzione di proporre delle nuove idee per degli audiolibri che ho pensato con musica composta da me e favole per bambini con la collaborazione artistica del mio carissimo amico Napel El SSakhi.
Quindi visto che ho intenzione di scrivere audiolibri credo sia ovvio che per me l'audiolibro, a seconda di quello che si comunica, nel bene ma non nel male quindi a seconda del messaggio che si propone sia decisamente qualcosa di magico e completo sognante ed istruttivo.