2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono sempre stato curioso, ho sempre cercato di imparare, mi ritengo un ricercatore amante della verità, per questo il mio primo libro ha per titolo "PERCHÈ " In questo libro ho cercato per me stesso e per chi lo legge di entrare del difficile argomento della divinità e delle religioni, sperando di sollecitare la curiosità e il pensiero in chi lo leggerà.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ripeto che primariamente l'ho scritto per me, nella speranza che rendendolo pubblico altri come me possano lanciare una freccia per la spiritualità in modo che divenga utile alla speranza di evoluzione.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Avevo pensato altri titoli. Ma con l'aiuto della sig. Ivana siamo riusciti a mettere questo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei con me "La Divina commedia" di Dante Alighieri, potrei così finalmente rileggerlo, commentarlo e capirlo.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo ......se va bene anche Ebook.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Esattamente non lo so ma fin dalle medie scrivevo qualche poesia, non ho mai pensato di fare carriera da scrittore. Quello che ho scritto è sempre nato da una certa forma di desiderio.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non è un romanzo. Anni fa avevo scritto una di storia delle religioni. Quando l'ho fatto leggere mi hanno chiesto se ero matto, così è rimasto tra le cose che non servono. ma è sempre stato uno dei miei perché.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non credo di essere capace anche se mi piacerebbe dire cosa provo, ma è una sensazione unica e personale, una vibrazione inspiegabile.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La tecnologia è formidabile. Può essere utile ma non indispensabile.
