1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho vissuto a Matera, in Basilicata fino all'età di 18 anni, poi mi sono spostato prima a Pisa poi a Trieste, Londra e Roma e infine sono tornato a Trieste, città che è diventata ispiratrice dei miei racconti. Diventare scrittore per me è diventata una sfida e cioe il cercare di dare il massimo nello scrivere per realizzare libri e ci sono riuscito.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Di solito di pomeriggio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Fabio Volo.
4. Perché è nata la sua opera?
Il mio secondo volume del libro fiaba è nato per caso, forse una valvola di sfogo per la routine quotidiana degli ultimi tempi a Trieste.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto ma non solo anche la mia formazione del liceo è stata determinante infatti se non avessi frequentato il liceo E. Duni di Matera non sarei riuscito a ultimare e pubblicare tre racconti.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Secondo il mio modesto parere e a metà tra l'uno e l'altro.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è tutto di me, il mio voler inculcare principi che al giorno d'oggi si stanno perdendo ai bambini e ai ragazzi ma senza volermi sostituire al ruolo dei genitori.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A un mio amico.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo sì, bisognerebbe essere al passo coi tempi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una cosa interessante,perché oggi si ha poco tempo dopo il lavoro.