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22 Gen
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Intervista all'autore - Francesco Costa

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Francesco Costa, sono nato Genova nell' ottobre 1984, quanti ricordi. Oggi a trentasei anni ho deciso di pubblicare il mio primo libro. In realtà scrivevo, o meglio pubblicavo scritti su internet già da ragazzino, dai tempi in cui era esploso il boom di internet di cui ne avevo intuito le capacità di divulgazione. Per ora ho quattro libri nei file Word del mio computer. Questo in particolare, "Lettere per L'Anima" parla in modo poetico del senso dell'amore vero, della voglia di farcela e di vivere, di affrontare la vita con coraggio.

Le poesie racchiuse in esso sono una raccolta di oltre trecento da me scritte. Avendo vissuto una prima parte di vita molto difficoltosa ed alla fine essere riuscito a farcela. Bene, dovete farcela anche voi. Questo è stato il mio intento impresso nella penna quando scrivevo e questo il libro vi trasmetterà.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La scrittura, le frasi sono spesso nei miei pensieri. Maturo idee nuove perché so l'importanza dell'innovazione per avere un reale successo. Se non sei di aiuto agli altri cosa scrivi a fare? Se non ti inventi qualcosa di nuovo chi crederà in te? Nel computer non credeva nessuno ricordate, oggi il personal computer è nelle case di tutti. Quell'uomo aveva intuito. Questo vale per tutto. Se apri un bar inventati qualcosa per stupire e la gente ne rimarrà colpita. Sii educato e gentile e le persone torneranno. La qualità più che la quantità. Lavorate per gli altri e la vita, ché è intelligente, vi ricompenserà, state facendo il suo stesso lavoro.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Devo dire la verità, noi siamo maestri di noi stessi. Non che questi non esistano! Dobbiamo ascoltare gli altri, sempre, per carità. Noi ci curiamo e cresciamo attraverso le relazioni. Certo, ci sono cantanti, attori, e scrittori che ammiro ma non li cito perché invito a non avere per forza dei miti. Si possono avere dei punti di riferimento, quello sì, ma voi chi siete? Datevi valore. Il rispetto prima di tutto. Ma voi valete, siamo tutti sulla stessa barca, tutti diversi e con compiti diversi. Ognuno onori il proprio al meglio.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata dal coraggio di buttarmi, di rischiare, altrimenti non si può ottenere nulla. È il primo frutto della mia esperienza. E non mi fermerò qua. Che sia di aiuto a tante persone.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sono italiano, nato in occidente. Mi sono sempre chiesto, un motivo ci sarà. Certo, le mie origini, ciò che ho letto, studiato, conosciuto, influiscono, ma io credo che il nostro mondo interiore non abbia né età né luogo ed è da lì che attingo le mie parole. Non è facile ma vi assicuro che ne sono in grado.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Io credo che scrivere possa descrivere la realtà ma inventandosi il futuro. Non siete stanchi delle solite cose? Siamo in continua evoluzione. Inventate. Noi in particolare viviamo in Italia, paese dei grandi geni e innovatori e i loro geni sono in noi. Tutti i paesi hanno loro un senso ed una loro qualità, come purtroppo dei difetti, noi i nostri. Sta a noi scegliere che strada prendere.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Questo libro è nato da me. Chi altro l'ha scritto? Ci sono io dentro, quindi è come se parlaste faccia a faccia con me. Ho fatto una scelta una volta. Nella sofferenza ci sono due vie. Ho si sceglie di amare la vita o di odiarla. Io ho fatto la prima scelta, ed oggi ne sono felice.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
A dir la verità ho fatto tutto da solo. Ho meglio, ho fiducia nella vita che ritengo la mia prima maestra.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia famiglia. A chi mi vuole bene. E gli ho chiesto. Ti piace? Cosa ti trasmette? Mi sono messo subito alla prova.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Anche, certo, utilissimi. Ma le parole scritte in un libro cartaceo hanno qualcosa di magico e che non credo si estinguerà. Poi non si sa. La tecnologia avanza e noi con lei.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Meravigliosa. La voce ha un grande potere. Una bellissima idea. Sta a chi parla sapersi fare ascoltare.
 
 

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Venerdì, 22 Gennaio 2021 | di @BookSprint Edizioni

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