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BookSprint Edizioni Blog

09 Gen
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Intervista all'autore - Maria Giovanna Gusinu

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in un piccolo paesino dell'entroterra sardo, alle pendici del Monte Rasu, tra profumo di mirto, olivi secolari, fichi d'India colorati che mio padre raccoglieva sapientemente nelle torride estati. L'inverno ci regalava delle belle nevicate e noi bambini passavamo i pomeriggi a giocare a palle di neve o a fare pupazzi bianchi con enormi nasi e cappelli buffi. I pastori attraversavano le strade con le loro greggi, portandole al pascolo dove venivano munte per farne il formaggio che mangiavamo attorno al camino mentre ascoltavamo le storie raccontate dalla nonna. Un'infanzia semplice ma felice.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupèry. Un libro di una semplicità e di una grandezza uniche.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo si perda la bellezza del sentire la carta tra le dita, il profumo che emana dalle pagine, l'emozione dell'ultima pagina. Tenere in mano un libro è come sentire il peso della storia che racconta, tra quelle pagine c'è tutta l'emozione dell'autore.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo di essermi innamorata della scrittura appena ho potuto prendere in mano una penna e tracciare simboli di senso compiuto! Da bambina tenevo un diario che scrivevo ogni giorno con dettagli che oggi mi regalano emozioni grandissime.
La scrittura mi ha aiutata tante volte, è stato il mio rifugio in momenti tristi, quindi credo sia anche un amore ponderato, valutato, testato.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il desiderio di trasmettere quello che le storie in esso contenute hanno dato a me, la condivisione di racconti mascherati da favole ma che parlano di vita vera. In ogni fiaba si nasconde una verità. La mia promozione ad Assist all'interno dell'azienda per cui lavoro da anni, ha fatto sì che fossi io, da quel momento, a scegliere ogni giorno una storia diversa per esprimere un concetto e spiegarlo a chi stava ad ascoltare durante il meeting motivazionale della mattina. Forse è proprio lì che è nato il libro.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Bisogna leggere e "sentire" cosa c'è tra le righe. Nessun lupo è mai solo un lupo e nessun male viene a noi solo per nuocere. Occorre avere fede nelle persone e nelle cose.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi è sempre piaciuto scrivere, trovo che sia il modo migliore per esprimersi liberamente. All'inizio era un diario di bambina; forse è il modo migliore per me per far sentire la voce dell'anima.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Il silenzio emozionato del mio manager quando gli ho mostrato la bozza del libro e gli ho illustrato la possibilità di pubblicarlo. È stato un silenzio che ha parlato più di un lungo monologo. Per anni lui stesso ci aveva divertito, dilettato, motivato con i suoi meeting del mattino, per poi passare a me il testimone. Quel silenzio è stato un applauso, a lui e a me.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, purtroppo! Ma come tutte le cose, c'è sempre un momento in cui si mette in discussione tutto perché è lì che abbiamo bisogno di maturare quel sentimento rispetto al progetto che non è solo portarlo avanti, ma portarci dentro noi.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ce n'è solo uno, non ho mai letto e seguito solo un autore. Posso dire che mi piace Edgar Allan Poe, così come Oscar Wilde, Agatha Christie, Pirandello....
Non saprei scegliere!
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io ascolto gli audiolibri in auto mentre mi reco al lavoro e mentre torno a casa. Quello sarebbe tempo morto per me, invece ho un momento di assoluta calma dove posso godermi le parole di un buon libro che altrimenti aspetterebbe invano nella libreria! Quindi grande invenzione per chi non ha tanto tempo. L'unica possibile defaillance potrebbe essere trovare una voce sbagliata che legge; nell'audiolibro la voce è tutto e può portare l'ascoltatore in alto o farlo demordere subito. Un bel rischio...
 
 
 
 
 

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