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06 Nov
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Intervista all'autore - Davide Baroni

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da una bellissima terra, La Lunigiana, posta al nord della Toscana al confine con la Liguria. Una terra ricca di storia, misteri e magia. Da sempre avevo il pallino della scrittura, ma solo nel 2013 ho iniziato a scrivere e solo nel 2015 ho deciso di pubblicare quanto avevo scritto. La decisione l’ho presa dopo una grave malattia che mi ha colpito nel 2014, con tre operazioni in quattro mesi..... è stata la scelta migliore di tutta la mia vita. Da quando scrivo sono veramente me stesso.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In pratica tutto il giorno.... anche se preferisco la notte alla mattina.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Carlos Ruiz Zafon.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Perché mi piace indagare la mente e la storia dell’essere umano.... mi piace fare ricerca indipendente. In questo libro ho indagato sul perché esiste il male nel mondo e ho provato a spiegarlo con una mia ipotesi.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Abbastanza, anche se la mia formazione dipende soprattutto dallo studio e dalla ricerca.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per raccontare la realtà, e provare a capirla.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto di me. Di quello che penso e di quello che provo.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia compagnia Sonia. Lei è stata fondamentale.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia compagna Sonia.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io amo il cartaceo e spero che continui a essere lo strumento principale di lettura delle persone. Su 100 libri acquistati da me, 99 sono cartacei
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Molto utile per le persone che hanno problemi di vista e sono tante. Un modo che permette loro di poter continuare a seguire i racconti degli scrittori.
 
 
 
 
 

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