1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Nata a Fabrizia (VV) paese a 950 m. sulle Serre Vibonesi, in Calabria. Circondato da faggeti e castagneti deve il nome a Fabrizio Carafa, principe di Roccella feudatario del piccolo borgo. Destinato allo spopolamento dagli anni '60. Ho frequentato la Scuola Media a Serra S. Bruno, paese limitrofo, e le superiori a Vibo Valentia dove ho soggiornato per tutto il percorso scolastico nell'Istituto Maria Immacolata, convitto femminile diretto dalle suore di Santa Giovanna Antida (suora francese vissuta nel periodo della R. Francese).
Ai miei tempi, le fanciulle di " buona famiglia" non venivano lasciate nei pensionati...Ho frequentato l'Università a Salerno. Sposata con Luigi e trasferita in Toscana dal 1971.
Vivo da allora a San Casciano Val di Pesa, città metropolitana di Firenze, sulle splendide colline del Chianti, dove ho insegnato nella S. Media fino alla pensione. Ho due figli: Fabio e Laura e due splendide nipotine: Eleonora e Ginevra.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro che consiglierei ad un'adolescente? Uno solo è riduttivo, ne consiglierei diversi tenendo conto soprattutto della maturità e degli interessi.
La gamma di scrittori a nostra disposizione è ampia e c'è l'imbarazzo della scelta: dai nostri classici a quelli degli scrittori stranieri, che prediligo.
Se però devo sceglierne uno, non ho dubbi: Piccole Donne di L. M. Alcott, il libro della mia adolescenza che ho letto più di una volte e che ho sempre fatto leggere ai miei alunni.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Nell'era tecnologica in cui viviamo l'eBook è da considerarsi certamente uno strumento positivo, soprattutto per i giovani; sono esperti ad usare con incredibile maestria i vari mezzi che, oltre tutto, li aiutano nello studio e facilitano loro l'approccio alle conoscenze.
Utile anche per chi si sposta con frequenza o va in vacanza e non deve preoccuparsi di portar dietro un bagaglio in più per i libri.
Noi, abituati al cartaceo e con poca dimestichezza con il tecnologico, facciamo più fatica ad abituarci. Io, per ora, non lo uso, perché mi piace tenere in mano il libro, sfogliarlo e con la matita in mano sottolineare, rileggere le parti che più mi son piaciute e trovare anche qualche errore!!!
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Nessun colpo di fulmine né, tanto meno, un amore ponderato!
Come spiego nell'introduzione al libro, inizialmente, è stato un caso.
Sfogliando il Giornale di Calabria, mi è apparso un titolo: "La Beatificazione di Don Francesco Mottola." Sorpresa e stupore mi hanno spinto a leggere tutto l'articolo. Si trattava del sacerdote su cui avevo fatto la tesi di Laurea.
Riprendo la mia tesi e la rileggo...ovviamente non ricordavo alcunché di quanto scritto 50 anni prima!
Dalla lettura ho capito che era quasi mio dovere far conoscere la vita di questo sacerdote esemplare, un po'sui generis, che tanto si era prodigato per la gente della Sua terra, la Calabria.
Ecco, ergo, mi metto in contatto con il Sindaco di Tropea e gli chiedo notizie sugli Oblati e Le Case della Carità che, mi conferma, continuano l'opera del Loro fondatore.
Si mostra subito favorevole ed entusiasta e condivide l'idea di scrivere un libro su Don Mottola. Tutto qui!
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Oltre che a far conoscere la vita di un futuro Santo (a causa del Covid, il Papa non ha potuto fare la canonizzazione fissata per l'8 Maggio 2020; si spera possa farlo l'8 Maggio 2021).
Altro motivo, un mio piccolo contributo per aiutare a trovare le risposte a chi si pone domande sul rapporto tra l'uomo e Dio.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
In questo momento di sofferenza e di grande incertezza che la Pandemia sta causando in tutto il mondo, spero che le parole del Beato Mottola possano essere una Luce illuminante i cuori e le coscienze.
E se ciò che mi ha spinto a scrivere il libro, non sia stato un "caso" ma piuttosto un" segno"?
E' una domanda che mi sono posta perché tante circostanze mi hanno spinto a continuare e non fermarmi. Un esempio? La velocità con la quale l'Editore Vito Pacelli ha risposto alla mia richiesta e la collaborazione che ho ricevuto da tutta la Redazione della BookSprint.
7. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
NO.
8. Il suo autore del passato preferito?
Sono stati tanti gli autori da me preferiti, non ce n'è uno in particolare.
Da Manzoni, Verga, Pirandello a D'Annunzio, Svevo, Sciascia...
Dagli autori russi: Tolstoj , Dostoevskij...ai francesi o inglesi...
Da M. Yurcenar alla Fallaci, da Cohelo a I. Allende...
Quello che cerco in un libro è sempre qualcosa di interessante, di moralmente condivisibile...negli autori cerco l'onestà intellettuale !
Quelli che scrivono tanto per ragioni personali, particolaristici, o altro che non sto a sottolineare, non mi interessano. Meglio Platone, Aristotele, Socrate ecc.
9. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono molto favorevole all'uso dell'audio-libro per tantissime ragioni.
In primis, perché lo ritengo uno strumento necessario ed utile per tante persone che per svariati motivi non possono leggere.
Poi, perché può essere un valido aiuto sia per gli insegnanti, sia per gli studenti.
La scuola ha bisogno di essere rinnovata e resa anche più piacevole e l'audio-eBook è uno strumento di cui avvalersi.
Si pensi, per es. ai ragazzi che non leggono, che non hanno voglia di farlo perché svogliati o perché hanno delle difficoltà... è addirittura indispensabile!